Vincitore del premio Mondello 2015, Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli è il cammino di formazione di un ragazzo che impara faticosamente a diventare uomo.

Libero è poco più di un bambino quando scopre cos’è l’infedeltà – la madre tradisce suo padre con un caro amico di famiglia – e conosce l’amore. Lei è Marie, molto più grande di lui, oggetto di un sentimento che sarà custodito e protetto per molti anni. L’adolescenza è il periodo delle scoperte e con la figura sinuosa di Marie, che scalza l’immagine prosperosa della madre, Libero Marsell comincia anche a capire il sesso, quello solitario, istintivo, indomabile, necessario.

I Marsell sono in tre, da poco trasferitisi in Francia: Madame Marsell è una donna consapevole, oltre che bella; Monsieur Marsell è padre e poi confidente e complice. Una Parigi tutta da scoprire, i migliori amici lasciati a Milano, Libero è l’italiano in Francia, che va in una nuova scuola e impara l’amicizia in un’altra lingua con Antoine.

Cresce, si integra, scopre l’amore per la lettura. I suggerimenti della sua Marie, bibliotecaria, quelli di suo padre, i gruppi di discussione al caffè Deux Magots trasformano l’ometto in un giovane che comincia a piacere. Poi la conquista faticosa di Lunette, con cui scopre il sesso vero, la passione, le geometrie amorose e il desiderio di oltrepassare i limiti. Gli atti osceni.

Alle rotture e alle perdite che la vita gli impone, Libero reagisce con un viaggio di ritorno. Di nuovo a Milano, solo, francese in patria, con un libro tra tanti, Lo Straniero che lo segue nel suo percorso di ricostruzione.

Atti osceni in luogo privato è un romanzo di educazione sia sentimentale che sessuale, in cui non c’è spazio per il buonismo, per l’ovvio, a partire dai personaggi, articolati e complessi. Conosciamo il protagonista a dodici anni, con in testa l’abitudine ai concetti più grandi di lui, e i desideri di scoprire. Lo lasciamo nella sua fase di adultità padre, orfano, marito. Nel mezzo i passaggi da infanzia ad adolescenza, a maturità, scanditi da una splendida colonna sonora fatta di libri. L’evolversi della sua personalità, l’emergere dei lati oscuri, i rapporti con i suoi cari, in ogni rigo le sfumature dei caratteri, i mondi che si celano dietro un nome, un posto, un film. Le pietre miliari che ritornano, per i giochi della vita, sotto forma di prove da superare, e le pagine che segnano, accompagnano e aiutano a comprendere i passaggi cruciali dell’esistenza. Unica nota stonata la copertina, l’opera di Erwin Blumenfeld, Holy Cross (In hoc signo vinces), che non fa un favore al testo che cela.