Le classifiche del 2012: Nunzia Scala
[Si sta come un anno d’ascolti la Musica; ed è subito classifica]
I 25 Album imprescindibili – quelli che ho maggiormente ascoltato.
25) Colapesce – Un meraviglioso declino
Il mio gradimento nei confronti di questo lavoro è nel corso del tempo leggermente diminuito, in virtù uno scarso riscontro dei live cui ho assistito ma Lorenzo Urciullo è un ottimo cantautore e gli arrangiamenti di “Un Meraviglioso declino” che echeggiano gli Sparklehorse sono in grado di toccare corde sensibili.
24) Lisa Hanningan – Passenger
L’anno scorso fu avvincente tentar di scegliere tra Feist e St. Vincent. In questo 2012, tra Cat Power depressa, Regina Spektor avvilente in salsa elettro-pop e Fiona Apple a cui piace la maria, Lisa Hanningan risulta una continua conferma.
Piramida abbraccia sonorità elettroniche e sembra funzionare. Ottimo ritorno per il gruppo danese giunto ad un punto di svolta della propria produzione.
Da un remoto villaggio svedese l’Album da ascoltare e danzare ovunque. Completamente folli, decisamente brillanti.
L’elogio della lentezza. Benoit Pioulard e Rafael Anton Irisarri piacciono già quando cantano da soli. Insieme, prodotti dalla Morr Music, ancor di più.
20) Saluti da Saturno – Valdazze
Hanno dimostrato ai più di non essere solamente i musicisti di Vinicio Capossela. Valdazze è un luogo immaginario. I Saluti da Saturno, una realtà.
19) Piano Magic – life has not finished with me yet
E’ una formula che continua a funzionare. I Piano Magic rappresentano ancora oggi l’avanguardia.
18 ) Patrick Watson – Adventures in your own backyard
L’ho amato dalla prima nota di To Build a Home di Cinematic Orchestra (la voce era la sua). Se lo conosci non puoi più lasciarlo.
17) St. Vincent/ David Byrne – Love This Giant
Tutti a pensare che fosse un’operazione di marketing, invece questo lavoro è andato oltre le più rosee aspettative. Fiati divampanti e voci che si incrociano a meraviglia. Fatemi uno squillo se capite cosa rappresenta la copertina dell’Album.
16) Animal Collective – Centiped Hz
Ancora più positivamente indefinibili del solito. Attraverso la loro musica passa la comprensione degli anni zero.
15) Portico Quartet – Portico Quartet
Distruggere per costruire. Alcuno chiamano post-jazz. Io dico che questi spaccano.
14) Matt Elliott – The Broken Man
Nato a Bristol, come i Massive Attack, l’oscuro e inquieto cantautore è riuscito a produrre l’ennesimo gioiellino della sua carriera. In loop.
13) Andrew Bird – Break it Yourself
In un anno due Album di notevole qualità; e poi c’è quel duetto con St. Vincent.
E’ solo un EP ma quanto è bravo. In attesa del primo Album, “Run Boy Run” è tra i pezzi dell’anno.
11) Umberto Maria Giardini – La Dieta dell’Imperatrice
Temevamo la fine del progetto Moltheni ma siamo stati felicemente smentiti. U.M.G. guarda ad Anna Calvi, agli Other Lives, al rock – progressive, costruendo un Album difficile da imitare.
10 ) Tindersticks – The Something Rain
Un gruppo che a mio avviso non ha mai ottenuto un riconoscimento adeguato. Tra testi surreali e arrangiamenti minimali, David Boulter è il conte delle voci baritone.
9 ) Grimes – Visions
Non vince esattamente il premio sobrietà ma la canadese Grimes ti entra dentro come un’ossessione elettronica. Impressionante anche in acustico.
8) Micheal Kiwanuka – Home Again
Riuscire ad abbracciare il soul e la vena intima dell’ultimo cantautorato inglese. Tra le maggiori sorprese di quest’anno che va via.
Essenzialità e malinconia sociale; una voce e quattro chitarre. Cucina Povera è il miglior album italiano del 2012.
Guardare al passato senza scimmiottarlo. Le cose migliori vengono dall’Australia.
5) Whisper in the Noise – To Forget
Suggestioni profonde e arrangiamenti orchestrali. Dopo anni di ricerca, per la band di West Thordson, finalmente un lavoro che resta impresso.
Viene denigrata (“ è una lagna raccomandata dai The National”) o esaltata (“E’ la nuova Joni Mitchell”). Chi scrive, si commuove all’ascolto della sua voce.
Da Israele un esordio tra elettronica e folk, maturo e denso di novità. Sarà vera gloria? Aspettiamo le prove future.
Il duo di Baltimora non sbaglia un colpo. Immensa qualità e un plauso a Sub – Pop
Se tutti I ritorni fossero così, vorrei fossero eterni. Dopo sedici anni la voce monumentale di Brendan Perry e il tocco etereo di Lisa Gerrard di nuovo insieme. Epici ed emozionanti.
Vari:
Altri Album degli di nota:
Husky – Forever So
Shearwater – Animal Joy
Exit Music – Passage
Chapelier Fou – Invisible
Damien Jurado – Maraqopa
Bowebirds – The Clearing
John Talabot – Fin
Jens Lekman – I Know What Love Isn’t
Bat For Lashes – Laura
Sea+Air – My Heart’s Sick Chord
The XX – Coexist
The Tallest Man of the Word – There’s No Leaving Now
Album strumentali:
A.V. – Helios – Remixed
Hammock – Departure Song
Hidden Orchestra – Archipelago
Max Richter – Recomposed Vivaldi
Italiani da tener d’occhio:
Gentless3
Iori’s Eyes
Santobarbaro
Album Flop:
Four Tet – Pink
Muse – The 2nd Law
Madonna – MDNA
Miglior Colonna Sonora:
Alexandre Desplat – Moonrise Kingdom