Arti Visive

La zuppa di fango che aiuta gli alluvionati del Sannio

Gabriella Bologna

Ricordate la Campbell’s Soup di Andy Warhol? Immaginatela in chiave local e aggiungete una buona causa.

E’ la Sannio’s Mud Soup, barattolo di fango d’artista in edizione limitata (50 pezzi firmati e numerati) realizzato dallo street artist Fabio della Ratta, aka biodpi. Ma non si tratta solo d’arte. Grazie alla collaborazione dell’Associazione culturale Agorà che promuove il progetto e di CORTO corrente”, iniziativa di solidarietà a filiera corta per il sostegno al Sannio, il ricavato delle vendite andrà al Magnifico Visbaal Teatro di Benevento e ad altre realtà colpite dall’esondazione del Calore il 15 ottobre scorso.

Con un’etichetta in stencil 3 layer e stampa digitale applicata su lattina e ingredienti rigorosamente a chilometri zero (acqua piovana, terriccio Sannita, detriti organici di origine vegetale e animale) confezionati il giorno dell’alluvione, biodpi ha fatto centro rivisitando un classico della pop art.

Non è la prima volta che lo street artist campano ritorna alla cultura pop americana per raccontare un pezzo d’Italia. Nella mostra del 2013 I am Anna Magnani al Lanificio Expo di Roma c’era molto di Warhol, ma nella Sannio’s Mud Soup c’è anche una strizzata d’occhio alla merda d’artista di Piero Manzoni e un impegno sociale concreto. 

Impegno sociale e attenzione alle vicende della propria terra appartengono al dna artistico di biodpi, da “we believe in the truth” dedicato al giornalista napoletano Giancarlo Siani assassinato dalla camorra nel 1985, ai lavori contro il razzismo e il riscaldamento globale.

La zuppa di fango non sarà buona ma fa bene. Al Sannio e all’arte. #SaveSannio



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