La pecora di Hirst ad Icastica e la rivolta degli animalisti
La pecora in formaldeide di Damien Hirst è al centro di una polemica di alcune associazioni animaliste e cittadini di Arezzo, dove l’opera del celebre artista britannico sarà esposta
Più di mille sarebbero già le firme raccolte in rete contro la pecora in formaldeide di Damien Hirst che sarà esposta alla seconda edizione di Icastica. La petizione è rivolta al sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, ma l’assessore alla cultura Pasquale Giuseppe Macrì frena: l’opera, ha dichiarato, è “una riflessione anche sulla morte: la morte degli animali come quella dell’uomo congelata nei calchi delle figure pompeiane. Fermare la morte non è istigare alla morte. Damien non uccide certo gli animali per realizzare le sue opere”.
Quel che è certo al momento è che la polemica sta accrescendo il dibattito (e la notorietà) di Hirst, che con gli animali in formaldeide, dagli squali alle zebre, ha costruito buona parte della sua fama internazionale. Ma la querelle ha portato alla ribalta anche il “contenitore” in cui sarà esposta l’opera, una giovane iniziativa culturale pubblica con una forte vocazione internazionale, che intreccia arte contemporanea, spettacolo, teatro, danza, poesia, design, giornate di studio, in quasi quaranta sedi nel centro di Arezzo: musei, palazzi, basiliche, piazze e strade.
L’appuntamento quest’anno è dal 14 giugno al 13 ottobre e accanto a quelle di Hirst saranno esposte le opere di Michelangelo Pistoletto e altri trenta artisti. Icastica è “una voce nuova” ha dichiarato il direttore artistico della manifestazione, Fabio Migliorati, “capace di pervadere di senso le opere del passato – presentate, osservate, considerate sotto una nuova luce di autonomia espressiva abbagliante – malgrado il peso delle culture, delle epoche e delle latitudini. E’ un coacervo di eventi senza limiti di definizione, dove ogni specifica disciplina, è intimamente connessa per esprimere i problemi e le potenziali soluzioni del mondo del pensiero contemporaneo”. Icastica 2014 avrà come tema la rinascita, secondo il criterio della “crisi positiva”, e a questo proposito anche la pecora di Hirst ha da dire la sua.