Arti Visive

Il Guggenheim a Helsinki. Un concorso per il museo tra record e polemiche

Gabriella Bologna

Il Guggenheim è pronto per aprire una nuova sede a Helsinki. Al concorso per la progettazione del nuovo museo hanno partecipato 1.715 progetti.  Con qualche polemica.

È uno dei musei più prestigiosi al mondo, con sedi in tre continenti, e dunque non stupisce che il concorso per progettare il nuovo Guggenheim di Helsinki sia una delle più grandi competizioni per architetti mai realizzate. Un budget multimilionario per un edificio con vista mozzafiato sul mare: per la costruzione sono previsti 130 milioni di euro, più un costo di licenza per l’utilizzo del brand Guggenheim che si aggira intorno ai 30 milioni.

Cifre da capogiro che graveranno sulla municipalità di Helsinki, una città colpita negli ultimi anni da una crisi economica acuita dal crollo della Nokia, la nota compagnia telefonica finlandese. Le polemiche non sono mancate, e nemmeno le proposte. A pochi giorni dalla chiusura del concorso per la progettazione dell’edificio, un gruppo di organizzazioni indipendenti riunite con il nome di Next Helsinki, ha lanciato un’altra competizione: un concorso di idee per immaginare il futuro del sito del museo e della città in modo diverso. L’iniziativa ha incontrato il favore di molti cittadini, restii all’idea che le proprie tasse siano utilizzate per l’ennesima filiale di un brand globale e non, per esempio, investite in un museo nazionale.

Certo, altrove il Guggenheim è stato uno straordinario traino per turismo ed economia, ma non è certo che l’effetto-Bilbao si verifichi anche ad Helsinki. Come osserva Oliver Wainwright su The Guardian non tutti i franchising del grande museo americano hanno avuto successo: Las Vegas, Berlin, Salzburg, Vilnius, Guadalajara, Rio de Janeiro e lower Manhattan sono stati progetti cancellati o musei aperti e poi chiusi.

“E se potessimo aiutare Helsinki a svilupparsi come luogo più accessibile, equo, sostenibile e bello? E se potessimo contribuire a sviluppare strategie culturali che nascono dalle specificità della scena locale e dalle necessità delle pratiche dell’arte contemporanea? E se ci fossero delle alternative concrete alle tendenze dei brand di lusso?”. È questa la domanda che si pone Next Helsinki: il concorso di idee è aperto fino al 2 marzo 2015.



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