Gerry Andrews. Shaped by History
Alla National Library of Ireland a Dublino, Shaped by History, una serie di 85 immagini scattate da Gerry Andrews in una mostra aperta al pubblico fino al 5 gennaio 2015. Gran parte delle foto appartiene alla serie Limerick Milk Market, scattate al mercato di Limerick tra il 1971 e il 1978.
Gerry Andrews raccoglie le sue memorie personali. Il suo primo ricordo del Limerick Market risale a quando, bambino, fatica a portare a casa un enorme tacchino appena sgozzato. Il padre lo accoglie scherzando, mentre nell’aria svolazzano piume e note dei canti di Natale. Gerry aveva sette anni e non riusciva a immaginare un posto più esaltante di quel mercato. Anni dopo ha cercato di catturarne la magia, scoprendo che il solo modo di far parlare un volto, è quello di conoscerne la storia.
Dagli anni Settanta a oggi quelle immagini non hanno perso la loro forza evocativa. Old Moll, i suoi cento anni scolpiti nelle rughe, solchi di chiaroscuro. Gli ultimi anni vissuti in solitudine. Ogni venerdì un vicino la accompagnava a ritirare la pensione, e lei si concedeva una pinta di Guinness seguita da un whiskey. Il funerale senza parenti a piangerla, né una lapide. La sua foto oggi è esposta al milk market, unica testimonianza del suo passaggio sulla terra.
Altre immagini varcano i confini di Limerick e raccontano l’Irlanda. The Campfire, ritrae un uomo vicino a un debole fuoco, sul ciglio di una strada. Quell’uomo è Joe, lui e sua moglie vivono accampati in un vagone coperto da un telo. È la vigilia di Natale. Joe si racconta, e con la scusa di preparare il tè, nasconde le lacrime che sgorgano quando parla dei figli in orfanotrofio, mentre sullo sfondo le auto passano indifferenti.
Torniamo al mercato, è tardo pomeriggio, c’è poca luce, Andrews immortala l’espressione tranquilla di una ragazzina che si sporge del finestrino dell’auto di suo padre. La sua identità è ignota. Quarant’anni dopo un artista australiano, Guido Van Helten, ha riprodotto il volto della Mistery girl in una gigantografia su un muro di Limerick.
Ignoto anche il Limerick boy finito sulla copertina del libro Shaped by History, ormai immagine simbolo: «Molta gente mi ha detto che c’è qualcosa di triste nel suo sguardo, ma a me piace pensare che sia uno sguardo di speranza» dice Andrews.
Molte persone hanno riconosciuto i propri cari, un nonno, un padre ancora bambino. Facendo un giro sul sito di Andrews, ci si imbatte nei commenti commossi di chi ritrova le proprie radici. Pur non conoscendo le persone, non essendo di Limerick, né irlandesi, non si può evitare di farsi coinvolgere dalle storie di Andrews. Il bianco e il nero sono perfetti mezzi di trasporto del vissuto, inciso sui volti degli anziani, e nell’intensità degli sguardi. Si guarda un’immagine e si vede la sospensione sul futuro di un ragazzino abbracciato ai suoi cani, o di un altro a dorso d’asino. E si prova una inspiegabile nostalgia di un passato che non ci appartiene, in cui le persone lasciavano che le loro storie si scolpissero nei lineamenti sinceri, senza trucco e senza inganno.