Bear Witness. Il carnevale all’asta da Sotheby’s
Si annuncia una vendita davvero singolare quella che andrà battuta all’asta da Sotheby’s dal 10 al 12 marzo nella prestigiosa sede di New Bond street a Londra.
Con un po’ di ritardo sul carnevale tradizionale, la celebre casa d’asta si prepara a una vendita unica nel suo genere proponendo oltre cinquecento oggetti raccolti per quasi quarant’anni da un anonimo collezionista appassionato di orsi e teschi. Da arredi funerari del XVI secolo, a opere di Jeff Koons e Andy Warhol, a pezzi curiosi che non hanno nulla a che fare con l’arte, orsi e teschi compariranno nelle forme più strane.
Data l’eterogeneità degli oggetti, saranno coinvolti tutti i dipartimenti di Sotheby’s per valutare e presentare al meglio una collezione nata da un’ossessione del proprietario che ha messo sullo stesso piano pezzi di poco e di grandissimo valore. Un evento più unico che raro quindi che una delle più grandi case d’asta al mondo abbia raccolto la sfida di questa vendita.
Ma è proprio l’unicità della collezione nella sua interezza ciò che la rende così interessante, e Sotheby’s ne ha colto le potenzialità in termini di immagine e di marketing. Non a caso Alex Branczik, responsabile delle opere d’arte contemporanea della vendita, l’ha definita “un’esperienza carnevalesca” e ha sottolineato l’intenzione di ricreare l’allestimento degli oggetti così com’erano nella casa del collezionista, dove costituivano una sorta di singolarissima installazione.
I pezzi forte della vendita, e probabilmente il vero motivo per cui Sotheby’s l’ha presa in carico, non saranno però né orsi né teschi, ma opere di alcuni tra i più grandi artisti contemporanei, tra cui Mark Rothko, Tracey Emin, Damien Hirst, Georg Baselitz, Anselm Kiefer, Anish Kapoor, Ed Ruscha, Keith Haring e gli italiani Lucio Fontana, Domenico Gnoli, Maurizio Cattelan, Alberto Burri e Alberto Giacometti.
Con base d’asta da 20 a 2 milioni di sterline ce n’è per tutte le tasche.