A Verona il suo Salgari
E’ arrivata a Verona stamattina, ancora imballata, la statua di Salgari che il 16 ottobre alle 16.00 sarà posta davanti all’ingresso della Biblioteca Civica, nel cuore della città. Realizzata da Sergio Pasetto, la scultura in bronzo alta quasi due metri è un regalo alla città e un omaggio al suo celebre narratore, autore delle avventure di Sandokan e dei pirati della Malesia.
La statua è stata fortemente voluta dal comitato promotore “Fantàsia” (ispirato al titolo di una rivista dell’Ottocento), tra cui figura Claudio Gallo, appassionato studioso del narratore da oltre vent’anni, promotore del premio “Corsaro nero” e autore con Giuseppe Bonomi de “La macchina dei sogni”, la più recente biografia dello scrittore, pubblicata nel 2011. “Salgari si documentava, frequentava le biblioteche, era curioso, onnivoro. Quando scrive un libro, prima prepara informazioni su ambiente, flora, fauna, e poi disegna una carta geografica con il percorso dei personaggi” spiega Gallo in un’intervista al Corriere di Milano in occasione dell’uscita del libro. “Figlio del suo tempo, Salgari è anche un positivista, ha fiducia nel progresso e nella ragione. Come mostra nei Robinson italiani, dove basta la conoscenza per sopravvivere in un ambiente ostile e ricreare il mondo civile”.
Il suicidio a Torino nel 1911 che ha tanto pesato sulla fortuna postuma dello scrittore, viene con questo omaggio messo in secondo piano rispetto a quello che ha rappresentato a lungo per piccoli e grandi lettori. La statua lo ritrae con una bombetta in testa e sottobraccio una copia del quotidiano l’Arena, di cui fu redattore. “Spero che, dopo la statua, Verona pensi a organizzare degli eventi periodici dedicati al suo scrittore più insigne”, ha dichiarato Gallo. “L’occasione della posa della scultura dovrebbe essere il motivo per creare una serie di appuntamenti legati a vario titolo a Salgari, dalla musica alla letteratura all’arte”.