Song ‘e Napule
Un poliziotto musicista al conservatorio costretto ad infiltrarsi in una band neomelodica per smascherare un boss camorristico: è la storia del nuovo film dei Manetti Bros.
Limitarsi a giudicare Napoli con lo sguardo semplicistico di chi, mosso da beceri sentimenti di campanilismo, la identifica solo con la camorra e l’immondizia è come fare un torto verso l’arte e la cultura. Vivendola nella sua quotidianità, infatti, ci si accorge come le sue strade siano come un teatro a cielo aperto intriso di storie da raccontare e di quella comicità involontaria che solo i suoi cittadini sanno trasmettere. Aspetti colti dal duo registico Manetti Bros. (al secolo Marco e Antonio Manetti) che nel loro nuovo film Song’ e Napule, presentato fuori concorso al Festival internazionale del Film di Roma, intrecciano vicende poliziesche ad uno dei fenomeni folcroristici più in voga nel capoluogo campano: quello dei cantanti neomelodici.
Paco (Alessandro Roja), giovane laureato al conservatorio e cresciuto con il mito della musica classica, è costretto dalla mamma ad accettare un posto in polizia ottenuto grazie a raccomandazioni. La sua inettitudine lo relega in un tranquillo deposito giudiziario fino a quando il commissario Cammarota (Paolo Sassanelli) gli affida un compito pericoloso: infiltrarsi al matrimonio di un pericoloso boss detto O’ Fantasm. Per farlo il protagonista dovrà entrare a far parte della band del famoso cantante neomelodico Lollo Love (Giampaolo Morelli), inviato come ospite d’onore ed esponente di una musica completamente opposta ai suoi gusti.
Il titolo gioca molto con l’universalità del dialetto napoletano: la parola Song’ assume il doppio significato di “essere” in napoletano e di “canzone” in inglese. È proprio la musica a fare da degna cornice ad una storia che racconta di come l’incontro tra due universi opposti possa portare ad un’amicizia inscindibile.
La narrazione risulta fin da subito godibile per merito di una comicità semplice ma mai banale, valorizzata al meglio dalle ottime prove di un cast nel quale anche gli attori non napoletani (Roja e Sassanelli) riescono a destreggiarsi con un dialetto non facile da interpretare con i tempi giusti. Una vena ironica che a poco a poco va a mescolarsi con un intreccio fortemente imparentato ad una commedia poliziesca culminante in un finale, che seppur infarcito di elementi poco utili ai fini narrativi, non fa mancare dialoghi e scene d’azione dai toni sgangherati molto simili a quelli utilizzati nella loro serie l’Ispettore Coliandro. L’unico tassello apparso fuori luogo del film è il personaggio di Marianna il cui legame stretto con Paco non sembra integrarsi bene all’interno di una scrittura semplice e lineare.
Dettagli
- Titolo originale: Song 'e Napule
- Regia: Manetti Bros
- Anno di Uscita: 2013
- Genere: Commedia
- Fotografia: Francesco Amitrano
- Musiche: Aldo e Pivo De Scalzi
- Costumi: Daniela Salernitano
- Produzione: Italia
- Cast: Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Paolo Sassanelli, Serena Rossi, Ciro Petrone, Peppe Servillo
- Sceneggiatura: Manetti Bros, Michelangelo La Neve