Leonardo Da Vinci a Milano
Presentata come la più grande mostra monografica realizzata in Italia sul grande artista, Leonardo Da Vinci 1452- 1519 al Palazzo Reale di Milano è il frutto di sei anni di lavoro dei curatori Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio.
Con più di 200 opere esposte frutto di prestiti italiani e stranieri tra cui trenta disegni gentilmente concessi dalla Regina Elisabetta II d’Inghilterra, la mostra mira a ricostruire attraverso dodici sezioni il percorso del Maestro e a metterle a confronto con l’arte e la scienza del suo tempo. Temi centrali sono il disegno, che costituisce il mezzo privilegiato attraverso cui le idee di Leonardo prendono forma, il paragone tra le arti, il confronto con l’antico, i moti dell’animo, i progetti di architettura e meccanica, la visione del cosmo.
La mostra presenta circa 100 disegni autografi dell’artista che costituiscono il nucleo più importante dell’esposizione e un numero esiguo di dipinti del Maestro come il San Girolamo della Pinacoteca Vaticana, la Madonna Dreyfus della National Gallery of Art di Washington e la Belle Forrenière del Louvre. A questi si aggiungono dipinti, sculture, disegni e trattati a stampa dei suoi contemporanei, tra cui il Verrocchio, Botticelli, Antonello da Messina, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Lorenzo di Credi, Antonio e Piero del Pollaiolo e molti altri, che ricostruiscono un contesto culturale in cui Leonardo non appare un genio isolato ma un uomo del suo tempo che dagli scritti e dall’arte dell’epoca mutuò idee per svilupparle con una sua personalissima visione.
L’assenza di molti dipinti del grande artista, da cui qualunque museo si sarebbe difficilmente separato, non sarebbe stato di per sé un problema se i curatori avessero chiarito nel titolo (o nel sottotitolo) che si tratta una mostra in prevalenza di disegni di Leonardo. Chiamarla “Leonardo Da Vinci 1452- 1519” risponde forse all’esigenza di dare grandi titoli alle grandi mostre ma può essere fuorviante per chi si aspetta di trovare riuniti i capolavori dell’artista. Avremmo forse fatto anche a meno di una sezione così ampia dedicata ad allievi e seguaci del Maestro e a quella sul mito di Leonardo che, dopo le opere straordinarie delle sezioni precedenti, congedano il visitatore con una decisa virata verso altri contesti artistici.
Detto questo, Leonardo a Milano nell’anno dell’EXPO vale certamente una visita. C’è tempo fino al 19 luglio.