Libri

Più libri Più liberi. Nuova rivista letteraria

Roberta Iadevaia

A Più libri Più liberi la presentazione del sesto volume della rivista, in memoria di Stefano Tassinari

A Più libri Più liberi è stato presentato il sesto numero della “Nuova rivista letteraria semestrale di letteratura sociale”, edita da “Alegre”, interamente dedicata al suo fondatore e direttore Stefano Tassinari, scomparso nel maggio di quest’anno.

Scopo di questo numero, spiega Marcello Fois, “non è proporre un mero ricordo lacrimevole – cosa che sicuramente il mio amico e compagno Stefano non avrebbe gradito – ma piuttosto un tentativo di illustrare, attraverso un  percorso biografico critico narrativo, le tante facce di questa figura complessa e poliedrica (che non sempre ha avuto la visibilità che meritava) soprattutto a chi non lo ha conosciuto e a gli scrittori in erba che dall’esperienza di Stefano possono trarre almeno due importanti insegnamenti: passione ed energia contano più degli effetti e bisogna svolgere questo mestiere  con la consapevolezza del rischio di restare fuori da certe logiche”.

E Tassinari era davvero “fuori” gli schemi: scrittore, poeta, drammaturgo, sceneggiatore,  critico militante e militante politico (Avanguardia operaia, Democrazia proletaria, Partito della Rifondazione comunista) ma anche musicista e autore di programmi radiofonici (della sua voce e dell’ultima registrazione a Radio 3, trasmessa postuma, ne parla con sentito trasporto Wu Ming 1, che annuncia la realizzazione di un archivio audio-visivo dell’amico scomparso da pubblicare online), Tassinari riusciva a intrecciare tutte queste sue attività fino a farne diventare una, densa e sfaccettata come un poliedro appunto.

Esemplari a questo proposito le famose rassegne letterarie “La parola immaginata” durante le quali, ricorda Wu Ming 1, Tassinari riusciva, con un intuito e una sensibilità straordinari, a mettere insieme persone progetti e percorsi (attori, musicisti, fotografi) per creare molto più di una semplice presentazione di libri, qualcosa di vivido e armonioso ma non armonico, in quanto la contraddizione e il contrasto erano sempre ricercate ed esaltate come fonte di nuovi, potenti stimoli. “Stefano era ed  è un letterato come oggi non se ne trovano più” – afferma Maria Rosa Cutrufelli, che nella rivista si è occupata  dei racconti dello scrittore ferrarese -, “Cercava sempre di stringere relazioni, anche conflittuali”.

Ed è proprio per questa fondamentale funzione aggregante della rivista letteraria che Tassinari ha molto creduto in questo progetto – a tal proposito Fois ricorda divertito la sua reazione scioccata di fronte alla proposta dell’amico di una rivista cartacea semestrale da vendere porta a porta.

E in effetti Nuova rivista letteraria ha il sapore e l’aspetto delle riviste di altri tempi, impegnata, densa di approfondimenti e critiche e destinata ai “lettori forti”. Il sesto volume, reperibile in libreria e online (costo 10 euro) ospita numerose fotografie del suo fondatore e articoli di alcune delle persone che lo hanno conosciuto, da Carlo Lucarelli a Bruno Arpaia, da Silvia Albertazzi a Alberto Bertoni, da Casa del Vento a Têtes de bois.



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