ViaEmiliaDocFest2013. La strada di Raffael
Una manciata di minuti per raccontare la vita di un tredicenne napoletano, Raffael, nel breve documentario di successo di Alessandro Falco in concorso al ViaEmiliaDocFest.
Pochi minuti, appena ventiquattro, per raccontare la vita di un tredicenne napoletano come tanti altri, Raffael. Queste le premesse dell’opera di Alessandro Falco – La strada di Raffael – visionabile sul sito della kermesse cinematografica ViaEmiliaDocFest e presentato in concorso, per la prestigiosa sezione Pardi di domani, alla 66esima edizione del Festival di Locarno.
Il giovanissimo Raffael vive alla periferia di Napoli. Ogni giorno, in orari prestabiliti, vende sigarette in strada assieme all’amico Adama. Con quest’ultimo dovrà poi anche suonare alla festa del paese. Nel frattempo, tra le vie della cittadina, si consumano gli scontri tra polizia e manifestanti; scontri nati in seguito alla decisione del sindaco di eseguire lo sfratto coatto di molti appartamenti. Raffael aspetta con ansia che sua madre ritorni dall’ospedale; nell’attesa disegna il suo sogno: una casa, con giardino.
La strada di Raffael è un breve ma intenso film-documentario sulla realtà della periferia napoletana. Senza orpelli, con uno stile asciutto ma delicato, con uno sguardo rivolto verso la cinematografia europea di maggior interesse, la pellicola guida lo spettatore direttamente al cuore delle vicende, e lo fa grazie ai due protagonisti, che in realtà non sono nemmeno attori professionisti, ma due ragazzetti osservati per strada dal regista e chiamati a raccontare la propria quotidianità. Raffael ci fa entrare in “casa sua” con estrema spontaneità, ci conferma delle idee che ci siamo fatti sul suo personaggio e poi ce le smentisce: mette ogni volta in discussione l’idea che ci facciamo di lui, e insieme dell’intero film. Un film che narra, certo, ma che è anche un documentario, frutto di una co-produzione italo-spagnola tra la Grup Cinema Art di Barcellona ed Unisono Produzioni e realizzato con il sostegno della Cooperativa sociale “Il Quadrifoglio” e del Centro Giustizia Minorile di Nisida, che non vuole però solo mostrare la vita disagiata delle persone filmate, ma vuol restituire il sentimento dell’agitazione che le anima, l’ansia dovuta al pericolo di poter perdere la propria dimora, la propria sicurezza. Tutto così profondamente vero, così puramente reale e per questo tanto intenso. Non c’è premeditazione, non c’è un personaggio costruito a tavolino, è la genuinità che fa brillare questo corto così denso. Un’opera che ha richiamato l’interesse di moltissime kermesse internazionali, tra cui i cosiddetti “Oscar Europei”, European Film Awards.
Dettagli
- Titolo originale: Id.
- Regia: Alessandro Falco
- Fotografia: Juan Meseguer
- Musiche: Arvo Part
- Cast: Raffael
- Sceneggiatura: Alessandro Falco