ViaEmiliaDocFest2013. Con quella faccia da straniera. Il viaggio di Maria Occhipinti
Una faccia da straniera ed un accento multiforme han caratterizzato Maria Occhipinti, la cui vita è narrata nel documentario di Luca Scivoletto in concorso al ViaEmiliaDocFest.
Tra le tante possibilità formali per impostare un documentario c’è quella più tradizionale in cui si racconta un personaggio, un evento, un luogo, attraverso ricordi e testimonianze di chi l’ha conosciuto, di chi l’ha visto o vissuto, di chi c’è stato. È questa la formula meno “improvvisata”, in cui l’autore sceglie di approfondire quel soggetto cogliendone aspetti ben precisi e dunque lasciando poco o nessuno spazio alla casualità di immagini, parole, progressione dei passaggi narrativi, con il rischio di apparire noioso. Ma quando il soggetto in questione è un personaggio potente e affascinante come Maria Occhipinti, quel rischio è assolutamente fuori discussione.
Il siciliano Luca Scivoletto omaggia una figura italiana del Novecento non a tutti conosciuta, una rivoluzionaria e una donna anticonformista che dopo la Seconda Guerra Mondiale lasciò la sua città natale, Ragusa, e l’Italia, per sfuggire al tradimento delle ideologie.
Il viaggio di Maria Occhipinti comincia dal suo ritorno in Italia, quando anziana aveva ormai acquisito “quella faccia da straniera”, quell’accento misto di chi ha vissuto per tutto il mondo, e quella saggezza che solo l’esperienza di una vita può dare. Sono la sorella, la nipote, gli amici di Maria incontrati nelle città in cui si stabiliva a raccontarla, a spiegare i suoi pensieri e le sue inquietudini, le motivazioni per cui, incinta, si era distesa davanti a una camionetta di soldati per opporsi al richiamo alle armi, condannandosi alla prigionia. È la figlia Marilena Licitra, nata proprio al confino di Ustica, a ricordare gli spostamenti con la madre da Parigi al Canada, e la sete di conoscenza della donna che portò Marilena alla decisione di lasciarla andare per la sua strada.
I 55 minuti di documentario scorrono veloci come la vita di Maria, intervallati da foto e immagini dell’epoca in cui viene fuori tutto il carattere e la passione di questo personaggio unico e scomodo – come si evince dalle tante testimonianze – perché aveva sconvolto le regole della società siciliana e italiana degli anni Cinquanta.
Non si poteva fermare Maria, era inarrestabile nella sua curiosità, nella sua voglia di combattere le ingiustizie, le tirannie, le oppressioni; in tanti hanno provato ad attirarla nelle proprie fila, dai comunisti alle femministe, ai pacifisti. Nessuno c’è riuscito, fino alla sua morte, avvenuta nel 1996 dopo una vita instancabile di lotte e di lavoro. Un personaggio così non poteva rimanere nell’ombra.
Dettagli
- Titolo originale: Id.
- Regia: Luca Scivoletto
- Fotografia: Clarissa Cappellani
- Musiche: Scivò
- Cast: Maria Occhipinti, Marilena Licitra, Rosina Occhipinti
- Sceneggiatura: Luca Scivoletto, Maria Grazia Calabrese