ViaEmilia2014. Habitat [Piavoli]
Il regista bresciano Franco Piavoli e la natura che lo circonda protagonisti del documentario di Claudio Casazza e Luca Ferri.
Che il tempo sia dannato se col passare dei giorni alcuni registi si sono trasformati in segreti ben custoditi, lontani dalle platee o anche solo dalle bocche di tanti, troppi entusiasti a cui sono sfuggiti piano piano. Augusto Tretti è morto nel silenzio e Franco Piavoli oggi a stento ci si ricorda che esiste, un destino di cui soffrono registi fuori dagli schemi, e non per modo di dire. Per raccontare proprio quest’ultimo era necessario l’aiuto di un autore altrettanto extra-ordinario, il Luca Ferri di Magog o l’epifanie del barbagianni, un uomo che come Piavoli, per citare Gian Piero Brunetta nella prefazione al testo sul bresciano edito da Kaplan e a cura di Alessandro Faccioli, compone «insiemi di inquadrature adottando e combinando differenti sistemi di riferimento e di misurazione.»
Ferri insieme a Claudio Casazza firma Habitat [Piavoli], in concorso al Via Emilia Doc Fest 2014, e riempie sessanta minuti con inquadrature fisse formate per raccontare gli spazi chiusi, il luogo e la natura (viva e morta) che circonda Piavoli, classe 1933. Parlano i rami secchi e le copertine ingiallite di libri consumati, parla lo stesso Piavoli, senza aspettare un ciak, a volte offerto, altre volte invece neanche segnalato da chi si trova dietro la macchina da presa e ogni tanto annuncia la sua presenza: si ascolta l’uomo conferire su svariati argomenti senza un La per controllare l’accordo, come la natura ha tanto da dire, parole piene di un’esperienza a cui si crede grazie anche ad un rispetto creato da Ferri e Casazza con la contrapposizione con l’immobile.
Habitat [Piavoli] non ripercorre la carriera di Piavoli, si parla di cinema, ma non del suo cinema, si accenna a una volontà di tornare, ma non alle difficoltà: è l’uomo dietro Il pianeta azzurro e Al primo soffio di vento, un albero che ha iniziato a camminare e sopravvive tra quattro mura. Il film di Ferri e Casazza è un documento utile per ricordare una figura ora laterale del cinema italiano e allo stesso tempo un’opera che rappresenta anche una sfida allo spettatore anziché sfruttarlo come un semplice inerte ricettore di informazioni.
Dettagli
- Titolo originale: Id.
- Regia: Claudio Casazza, Luca Ferri
- Fotografia: Claudio Casazza, Luca Ferri
- Musiche: Dario Agazzi, Luigi Nono
- Cast: Franco Piavoli
- Sceneggiatura: Claudio Casazza, Luca Ferri