Vetrina. “Sulla boxe”
Sulla boxe, raccolta di saggi della scrittrice statunitense Joyce Carol Oates, è un’opera di grande fascino da leggere ma, soprattutto, su cui riflettere per la profondità di analisi che mette in campo.
Nell’immaginario collettivo non credo che esista uno sport più sfacciatamente maschile della boxe. Probabilmente è anche difficile trovarne uno altrettanto maschilista rispetto alla boxe, in cui la donna non è neppure relegata al ruolo di spettatrice quanto, piuttosto, a quello di ragazza immagine, vestita in costumi succinti mentre trasporta cartelli tra un round e l’altro. Quello della boxe è un mondo muscolare, intriso di rabbia e di violenza, nel quale tutto lo spettacolo che il pubblico si aspetta e chiede a gran voce è semplicemente quello di un uomo che sbatte a terra un altro uomo, preferibilmente facendogli più male possibile.
In questo contesto stupisce che sia una donna a trattare, con dovizia di particolari ed indubbia competenza, la storia e il ruolo che la boxe ha nella nostra società. La passione per il pugilato ha radici lontane nella memoria di Joyce Carol Oates; è la scrittrice stessa a ricordare con gioia quando, da bambina, assisteva agli incontri insieme al padre. Una passione comune, se coltivata e praticata, sfocerà, quasi sicuramente, nella competenza che la Oates dimostra di avere pagina dopo pagina. La complessità di analisi della scrittrice statunitense mette in evidenza come un argomento possa essere affrontato a più livelli e partendo da punti di vista completamente diversi lasciando che ogni lettore colga quello più affine alla propria sensibilità.
Sulla boxe, pubblicato in Italia da 66THAND2ND, raccoglie diversi saggi scritti dalla Oates a partire dagli anni Ottanta e pubblicati su diverse riviste. La scrittrice affronta l’argomento da molteplici punti di vista, da quello storico a quello sociologico, facendoci riflettere in maniera mai banale sulla complessità di uno sport che, a prima vista, appare soltanto come il desiderio di sopraffazione di un uomo su un altro ma che si esplica, in realtà, in una serie estremamente eterogenea di abilità atletiche che ne fanno una discipline completa in cui corpo e mente devono costantemente rimanere allineate e collaborare per poter avere la meglio sull’avversario.
La Oates snocciola nomi di pugili e di allenatori come se fossero una collezione di figurine nelle mani di un ragazzino orgoglioso e dimostra di avere non solo la competenza tecnica necessaria per trattare l’argomento ma di essere sostenuta da una passione vera, reale e vivissima che, insieme alla innegabile piacevolezza di scrittura, rende questa raccolta di saggi imprescindibile per chiunque ami questo sport o ne sia semplicemente incuriosito e desideri approfondire la materia.
- Genere: Saggistica
- Altro: Traduzione di Leonardo Marcello Pignataro.