Vetrina. “Gli eroi imperfetti”
Una parentesi di vita a Ponte Milvio, vite “normali” travolte dagli eventi e dal passato, nel primo romanzo di Stefano Sgambati.
Con Gli eroi imperfetti, romanzo d’esordio di Stefano Sgambati (classe 1980), Minimum fax fa una nuova scommessa. Un uomo anziano, Gaspare, entra nella vita di una coppia di coniugi di mezza età e la stravolge. L’occasione è una cena che Corrado, vinaio, offre in casa sua. Quando gli altri commensali vanno via, la padrona di casa, affascinata dall’ospite, propone il gioco della verità. Complice il buon vino, Gaspare fa una confessione, liberandosi di una vecchia storia che rompe l’equilibrio nei rapporti tra Corrado e sua moglie. Da quel momento Gaspare sembra avere il potere di muovere le fila delle loro vite e quelle degli altri personaggi. Irene, sua figlia, una ragazza tanto bella quanto problematica, ha un rapporto di dipendenza e astio nei confronti del padre. Di lei si innamora Matteo, un libraio, che cerca di condurre in tutti i modi la ragazza a sé. Per un periodo di tempo circoscritto, fatti di cronaca presenti ed eventi passati porteranno piccole scosse nelle vite dei personaggi, nella zona circostante Ponte Milvio, che sembra quasi un piccolo paese, tanta è la prossimità, e tanto frequenti, anche se non del tutto casuali, gli incontri.
Stefano Sgambati riesce a descrivere le esistenze degli eroi imperfetti, che rappresentano la maggior parte dell’umanità. Questi non si «fanno sparare in Bolivia, non tendono agguati e non organizzano frange d’opposizione», ma si limitano a vivere la quotidianità, «si sposano e poi tornano a casa insieme, rimanendo zitti durante la salita in ascensore». Persone come Corrado, un vinaio, “mica Syd Barrett”, che non pretendono di essere speciali, contenti di essere niente più di quello che sono, amanti della routine. Perché le deviazioni dagli schemi rendono il tempo più veloce e quindi il momento della morte più vicino.
Un narratore onnisciente, mobile, che passa dalla terza alla prima persona, sovrapponendo i mondi di fuori ai quelli di dentro. Belle le descrizioni dei giochi di forza che ci sono in tutte le relazioni, i ricatti emotivi, i comportamenti meschini e nascosti. Cronache degli eventi, stralci di articoli relativi al presente, si alternano ai ricordi di trent’anni prima. In un clima piovoso e noir si mescolano la sensazione di attesa, il desiderio, l’eros, l’inquietudine. E anche se la suspense finisce presto e la risoluzione del “mistero” si intuisce facilmente, Gli eroi imperfetti resta una piacevole lettura, in cui le pagine si rincorrono verso un finale che, come quello di un’opera, vede confluire tutti sul proscenio, davanti a un Tevere in piena, evocato per tutto il testo, e finalmente protagonista.
- Genere: Romanzo