Cinema Festival Venezia Film Festival 2015

Everest

Vincenzo De Divitiis

La tragica spedizione di Rob Hall messa in scena da Baltasar Kormákur apre la Biennale Cinema deludendo le pur già moderate aspettative.

Apre i battenti la 72° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. A dare il via alla kermesse è stato il tanto atteso Everest di Baltasar Kormákur che vanta un cast di assoluto livello composto da Jake Gyllenhaal, Jason Clarke, Keira Knightley e Josh Brolin.

Il regista islandese, tuttavia, non è riuscito a mantenere le aspettative deludendo in maniera fragorosa con una pellicola piatta, scialba ed incapace di sfruttare il pur stimolante materiale di partenza da cui trae spunto: la tragica scomparsa di un gruppo di scalatori che, guidati da Rob Hall e dalla sua società l’Adventure Consultants, tentarono nel 1996 di raggiungere la vetta della montagna più alta del mondo, l’Everest.

Rob Hall (Clarke), scalatore esperto e navigato, viene chiamato da un gruppo di dilettanti per aiutarli a compiere l’impresa di scalare il monte più alto del mondo. Giunti in territorio nepalese, la squadra si accorge di non essere l’unica ad avere lo stesso progetto e scopre che il campo base è occupato anche da altre spedizioni commerciali gestite da Scott Fischer (Gyllenhall), un personaggio ambiguo e schiavo dell’alcool. Superate le titubanze iniziali, i due gruppi si uniscono e raggiungono l’obiettivo non senza problemi. Ma una volta in vetta, si sa, occorre anche scendere e non sempre questa operazione è semplice… soprattutto se una tempesta di neve è in arrivo.

Kormákur, per usare un modo di dire ormai fin troppo abusato, si limita a svolgere il compitino e non fa altro che prendere una vicenda dai risvolti a dir poco tragici per adattarla ai gusti del pubblico e dar vita ad un plot dal sapore di già visto. Tutto è fin troppo prevedibile e ogni stilema di questo genere viene rispettato in toto con la presenza di una miriade di dialoghi banali e inutili intrecci secondari che, oltre a disseminare una quantità eccessiva di melassa, non riescono neanche nell’intento di far emergere le psicologie dei personaggi, solo accennate ma mai approfondite a dovere da una sceneggiatura piuttosto scarna.

Ma se questi difetti erano attesi e per questo motivo perdonabili, la sorpresa maggiore in negativo sta nel fatto che l’aspetto in cui Everest viene meno è proprio quello spettacolare e inerente all’intrattenimento. Chiunque infatti si sarebbe aspettato che a una prima parte lenta e sonnolenta, ne avrebbe fatto da contraltare un’altra dai ritmi vertiginosi e densa di azione; purtroppo ciò si verifica solo in parte e il regista non sembra mai spingere con decisione il piede sull’acceleratore e il risultato è un insieme di sequenze concatenate senza una logica ben precisa e poco accattivanti dal punto di vista visivo. Insomma Kormàkur ha decisamente bucato una buona occasione.


Dettagli

  • Titolo originale: Everest
  • Regia: Baltasar Kormákur
  • Anno di Uscita: 2015
  • Genere: Avventura
  • Fotografia: Salvatore Totino
  • Musiche: Dario Marianelli
  • Costumi: Guy Speranza
  • Produzione: UK, USA, Islanda
  • Cast: Jason Clarke, Jake Gyllenhall, Josh Brolin, Robin Wright, Keira Knightley, Sam Worthington, Elizabeth Debicki
  • Sceneggiatura: William Nicholson, Simon Beaufoy

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