Stray Dogs
Il taiwanese Tsai Ming-Liang in prima internazionale a Venezia presenta il suo nuovo complesso sforzo cinematografico
Tra gli ultimo film in concorso a Venezia 70, arriva dall’Asia un altro papabile Leone: Jiaoyou (Stray Dogs) del regista taiwanese Tsai Ming-Liang. Una pellicola enigmatica e malsana, un disturbante e potente ritratto di famiglia a tinte forti.
A Taipei, in un miserabile scenario di degrado, un uomo è solo con i due figli. Vivono senza acqua né corrente, mangiano con i buoni del supermercato, vivendo alla giornata, sotto la pioggia incessante. Di giorno Lee, il padre, racimola qualche spicciolo come uomo sandwich per appartamenti di lusso, mentre i due bambini Yi-cheng e Yi-chieh vagabondano tra i centri commerciali. Il riparo serale della triste famigliola è un edificio abbandonato, ma la routine è destinata a finire quando una donna irrompe nel triste quadretto.
Un puzzle film, questo Jiaoyou, dove i pezzi dello script faticano ad incastrarsi l’uno all’altro nei 138 minuti di anti-narrazione. Momenti frammentari e pure meravigliosamente evocativi, summa di quella poetica visionaria e pittorica che sempre ha contraddistinto questo regista. Mentre lo spettatore cerca di risolvere il rompicapo, la trama della pellicola è continuamente cancellata, ribaltata, mutata, così come cambia l’angolatura di una scena, o la luci, il colore. In un mondo totalmente in rovina, senza possibilità di risalire la china, non esiste sentimento eterno perché la carne è caduca, ma l’audacia della ricerca è portata in scena attraverso un turbinio di sonorità ed immagini caotiche. Encomiabile, oltre la regia e la fotografia, con piani sequenza memorabili, inquadrature sghembe, primi piani stranianti e riflessi fantasmagorici, il lavoro che svolgono gli interpreti, gestendo le emozioni dei loro difficili personaggi. Tsai Ming-Liang affronta la frustrazione degli emarginati che cercano dignità, la sopravvivenza di una famiglia contro la società e la ricerca del sentimento eterno. Si erra in un mondo disturbato, ci si perde tra le ristrettezze a cui bisogna sottostare, ci si lascia affascinare da dipinti e luoghi abbandonati. Se gli adulti piangono, i bambini sono la resistenza, se intorno alla famiglia c’è sporcizia e solitudine, fuori c’è una metropoli claustrofobica. Temi dolorosi, come le immagini sulle quali il pubblico è costretto a meditare. Se non sarà Leone, questo Stray Dogs merita comunque un premio.
Dettagli
- Titolo originale: Jiaoyou
- Regia: Tsai Ming-Liang
- Anno di Uscita: 2013
- Genere: Drammatico
- Fotografia: Liao Pen-jung, Wen Zhong Sung
- Costumi: Chia Hui Wang
- Produzione: Taiwan, Francia
- Cast: Chen Shiang-chyi, Lee Kang-sheng, Lee Yi-cheng, Lee Yi-chieh, Lu Yi-ching
- Sceneggiatura: Song Peng-fei, Tsai Ming-Liang, Tung Chen-yu