È una delle poche registe in concorso quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia, Kelly Reichardt (lo sarà anche a Toronto), ed i temi da lei affrontati non sono affatto leggeri, un po’ come l’azione di eco-terrorismo che viene messa in atto nel film da lei diretto, Night Moves, la cui segretezza metterà a dura prova i nervi dei due protagonisti Jesse Eisenberg e Dakota Fanning.

Il titolo, preso dal nome della piccola barca che servirà per l’operazione, rimanda appunto a segrete mosse notturne, in cui il silenzio e la rapidità sono più che necessarie, vitali. In questo senso si muovono i tre ambientalisti autori dell’attentato dimostrativo, atto a scuotere le persone e motivarle a prendere le parti del nostro pianeta. Come reagire, allora, quando sono gli stessi cospiratori a non sembrare particolarmente coinvolti nella loro attività? Come entrare in empatia con dei personaggi le cui reazioni esteriori sono già inevitabilmente limitate e dovrebbero – perlomeno nella prima parte del film – trasmettere in qualche modo la loro preoccupazione per l’attacco terroristico in preparazione?

Un peccato vedere due tra gli attori più promettenti della scena hollywoodiana dare il meglio di sé soltanto nell’ultima parte di Night Moves, quando ormai la loro tensione emotiva per l’enorme peso trascinato sulle loro spalle è alle stelle, rischiando l’esplosione da un momento all’altro. Peccato anche non aver preparato meglio il terreno per quella suspense (un imperdonabile errore di sceneggiatura), approfondendo il pensiero dei personaggi e il loro rapporto reciproco prima dell’attentato invece di presentare solamente le loro reazioni dopo il fatto, quasi venute dal nulla.

Se si voleva evitare il rischio di incappare in motivazioni troppo ideologiche, che facilmente sarebbero risultate boriose al pubblico, si poteva comunque scegliere di spostare l’attenzione sull’emotività dei personaggi, come infatti accade nel finale. Rimangono le piacevoli ambientazioni notturne, e una regia che lascia ampio respiro alle singole scene, concentrando l’attenzione sulla bellezza della natura, in chiara difficoltà e bisognosa di una difesa. Mancava poco per renderlo anche un film in cui la storia e i suoi protagonisti fossero altrettanto affascinanti.