La Gelosia
Il francese Philippe Garrel, con un piede nella nouvelle vague ed un piede nel futuro, porta al Lido una delle opere più interessanti in concorso
Sul finire di questa 70esima kermesse veneziana dedicate al cinema, tocca ora a Philippe Garrel calcare il red carpet con la sua ultima opera, La Jalousie. Ancora con un occhio alla sua amata nouvelle vague e con uno stile molto sofisticato, il regista francese porta in scena una pellicola a metà strada tra il dramma e la commedia, affidando il ruolo di protagonista al figlio Louis Garrel.
Un trentenne attore teatrale ha una relazione con una donna, con lei condivide un’abitazione modesta. Ha anche una figlia, frutto di un precedente rapporto. Il giovane artista, indigente, è pazzamente innamorato della propria compagna, un’ex star ormai in oblio. Il ragazzo farà di tutto per accaparrarsi un nuovo ruolo a teatro e ottenere la tanto sospirata stabilità economica, ma la donna che ama finirà invece per disprezzarlo, causa i continui fallimenti lavorativi. Una volta abbandonato dalla fidanzata, l’attore tenterà il suicidio. Unico appoggio su cui contare sarà quello della sorella.
Carico di tensione emotiva, ma mai straripante, Garrel padre ha il merito di dipingere un affresco equilibrato di intrecci relazionali: quello tenero ma mai melenso di un genitore e sua figlia, quello degli amori intensi e quello dei rapporti passeggeri. Una rappresentazione equilibrata dell’amore come sentimento indefinito, cui i singoli personaggi non sanno come approcciarsi, come rispondere all’invito affettivo di colui che dice di amarti. La Jalousie è pura rappresentazione di ogni elemento che gravita intorno al sentimento portante delle vicende: senza un’esasperata introspezione, il cineasta francese pone l’accento sui legami più o meno tormentati, sul senso o non senso delle relazioni cui partecipiamo, sul vuoto esistenziale che cerchiamo di colmare con una persona diversa da noi stessi. Amore come ricatto, croce e delizia di vite isolate che facendo comunione tentano di accendere quel sacro fuoco. Girato con eleganza formale, con una raffinatezza compatta e stile encomiabile, questo ritratto in bianco e nero di una condizione emotiva, di un contesto ricco di contraddizioni, è tra le opere più interessanti annoverabili in concorso. Solo 77 minuti, ma davvero ben calibrati.
Dettagli
- Titolo originale: La jalousie
- Regia: Philippe Garrel
- Anno di Uscita: 2013
- Genere: Drammatico
- Fotografia: Willy Kurant
- Musiche: John Cale
- Costumi: Justine Pearce
- Produzione: Francia
- Cast: Louis Garrel, Anna Mouglalis, Emanuela Ponzano, Arthur Igual
- Sceneggiatura: Marc Cholodenko, Caroline Deruas-Garrel, Philippe Garrel, Arlette Langmann