Joe
Ancora un mondo alberato per David Gordon Green, in concorso alla Biennale di Venezia con Nicolas Cage nei panni di un uomo burbero e di un ragazzo, entrambi alla ricerca di un riscatto sociale
Con una pellicola tratta da una storia di Larry Brown, David Gordon Green si affaccia sulla laguna per festeggiare il 70esimo compleanno della Mostra del Cinema di Venezia. Lo fa in modo un po’ violento ma allo stesso tempo prevedibile, con il suo Joe, un uomo affascinante, disperato e con gli occhi azzurri e malinconici di Nicolas Cage.
Siamo in Texas, paesaggio rurale e uomini che avvelenano alberi. Un ragazzino è costretto a diventare uomo troppo presto: con un padre alcolizzato e cattivo, una madre succube e vittima consapevole del marito e una sorellina innocente, è il giovane Gary (Tye Sheridan) ad accollarsi l’onere di sostenere la propria famiglia oramai alla deriva. Trova lavoro presso Joe (Nicolas Cage), un uomo “affezionato” alla “gatta buia”, con la passione dell’alcol, del fumo e delle prostitute, ma anche con l’intimo bisogno di un riscatto sociale. In questa figura che galleggia tra la dolcezza paterna e la virilità più esagerata, Gary potrebbe trovare quel punto di riferimento maschile che gli è stato negato, quella luce ricca di speranza che i suoi occhi di adolescente cercano ardentemente.
Seppure il racconto ha un sapore già conosciuto, si pone come una storia prettamente archetipica, Green riesce a metterlo in scena con una cura di dettagli che va oltre la ripetizione di situazioni violente, sangue, sporcizia, con una fotografia cui nulla si può rimbrottare. Un Nicolas Cage decisamente egregio nel ruolo del combattuto Joe, che guarda il giovane Gary anche un po’ rispecchiandosi: forse, aiutando il ragazzino, potrebbe far rivivere anche la parte migliore di sé. E’ emotivamente accattivante vedere la strada che da Joe porta a Gary, ripercorrere quei gesti che il primo insegna al secondo – come quella stessa espressione che ha reso famoso Cage, in una piccola e divertente autocitazione meta cinematografica – restare a guardare come quest’uomo burbero e duro si sciolga dinanzi ad un giovanetto e inizi a provare quell’amore paterno di cui entrambi hanno bisogno. Ma questa equilibrata tragedia, questo plot di duplice redenzione che poteva ambire a divenire un qualcosa di più sostanzioso, è costretto a restare etichettato come un bel film, godibile, ben girato, ben interpretato, ma per niente originale. Certo, va detto però che la pista che percorre Joe è stata battuta davvero molto negli anni, ma qui, perlomeno, si guida in tutta sicurezza e ci si diverte anche quando si preme un po’ troppo sull’acceleratore.
Dettagli
- Titolo originale: Joe
- Regia: David Gordon Green
- Anno di Uscita: 2013
- Genere: Drammatico
- Fotografia: Tim Orr
- Musiche: Jeff McIlwain
- Costumi: Karen Malecki, Jill Newell
- Produzione: USA
- Cast: Nicolas Cage, Tye Sheridan, Gary Poulter, Ronnie Gene Blevins, Sue Rock, Heather Kafka, Anna Niemtschk, Brenda Isaacs Booth, Adriene Mishler, Robert Johnson
- Sceneggiatura: Gary Hawkins