Cinema Festival Venezia Film Festival 2013

Child of God

Cristina Lucarelli

La battaglia degli adattamenti letterari complessi e la rappresentazione dei margini della società sono i temi cari a James Franco, regista della trasposizione del romanzo omonimo di Cormac McCarthy

Sembra quasi un connubio inossidabile quello tra gli scritti di Cormac McCarthy e il cinema: in attesa di The Counselor di Ridley Scott, è il poliedrico James Franco a portare sul grande schermo uno dei romanzi dell’autore. Parliamo del coraggioso tentativo fatto con Child of God, presentato ieri al 70esimo Festival di Venezia.

Il protagonista delle vicende, il cosiddetto “figlio di Dio”, è un disadattato di nome Lester Ballard. Pazzoide, selvaggio, antisociale e nemico della civiltà che gli abita vicino, il giovane dimora in una caverna. La sua follia, così strettamente connessa alla propria condizione di solitudine, galopperà velocemente fino a trasformarlo in uno spietato killer e necrofilo, fino a quando la giustizia, vera o presunta che sia, incrocerà il suo cammino.

Che James Franco fosse un artista amante del rischio già era noto, che adorasse sfide più che mai difficoltose anche, ma il suo coraggio non basta a sopperire quei momenti tediosi purtroppo presenti nella pellicola. Ambientato nel Tennesse, Child of God delude un po’ le aspettative, ma non sminuisce affatto le imprese che il giovane regista statunitense sta portando a compimento, né grava pesantemente su quella che si prospetta già una brillante carriera. Ballard, divinamente interpretato da uno Scott Haze “fuori da ogni ordine sociale”, è una cruda e violenta rappresentazione della follia e dell’assenza di legami, della degenerazione dello status di uomo solo e diverso in un cannibale di umani sentimenti che si nutre solo di ciò che oramai è freddo, pesante, putrido. Come lo stesso film – director ha asserito in conferenza stampa, Child of God è uno studio sul personaggio di Lester: ispirato, nella propria grottesca e straordinaria psicosi da personaggi come il Travis Bickle di Taxi Driver o dal Joker di Batman, Franco sviscera la pazzia di un uomo abbandonato a se stesso cui, una volta completamente solo, non resta che scendere negli inferi, abbandonare ogni barlume di civiltà e trasformarsi in una belva crudele. Caverne, cunicoli angusti, sangue, scalpi a mo di parrucca e terra umida, sono gli ingredienti della macabra soddisfazione di Lester e, nonostante momenti tristemente pesanti per lo spettatore, nonostante il film non possa dirsi del tutto compiuto, tutti gli elementi fin qui elencati e fotografati in maniera esemplare, resteranno stampati indelebilmente nella mente del pubblico. Seppur in modo sbilenco, Child of God picchia duro.


Dettagli

  • Titolo originale: Child Of God
  • Regia: James Franco
  • Anno di Uscita: 2013
  • Genere: Thriller
  • Fotografia: Christina Voros
  • Musiche: Aaron Embry
  • Costumi: Malgosia Turzanska
  • Produzione: USA
  • Cast: James Franco, Tim Blake Nelson, Scott Haze
  • Sceneggiatura: James Franco, Vince Jolivette

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti