Uomini che raccontano le donne
La violenza sulle donne raccontata dagli uomini nel coinvolgente reading teatrale Pugni nello stomaco
Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. A ricordarcelo è anche Pugni nello stomaco – La violenza sulle donne raccontata dagli uomini, reading teatrale svoltosi in anteprima lo scorso 23 novembre presso il Club Nautico di Gaeta (LT). Nato da un’idea della giornalista de “Il Sole 24 Ore” Manuela Perrone e del validissimo attore Vincenzo Schirru, sul palco assieme ai colleghi Simona Augelli, Paola Iacobone e Fortunato Leccese, l’evento ha ricevuto il fondamentale apporto della redazione del sito “neo-letterario” Aphorism.it, guidata da Luigi De Luca e Paolo Coiro, con il sostegno dell’Assessore alla Cultura del Comune di Gaeta Sabina Mitrano. Seguendo il principio per il quale “la cultura apre le menti, rende più sensibili, aiuta lo sviluppo, riduce le distanze e qualsiasi altro fenomeno negativo derivante dall’ignoranza”, Aphorism ha aderito con spontaneo entusiasmo al progetto di Perrone e Schirru, selezionando dalla sua “scuderia” tutte quelle voci maschili in grado di far risuonare, attraverso la scrittura, l’eco di un dramma sociale pericolosamente sottovalutato. Così i testi di Gabriele Aprea, Stefano Bergamasco, Attilio Del Giudice e Tommaso Valente, insieme con gli inediti di Andrea Brancolini ed Ezio Tarantino, si sono alternati alle parole di scrittori illustri quali Roberto Bolaño, Raymond Carver, Khaled Hosseini, Stephen King, Stieg Larsson, Alberto Moravia e David Foster Wallace, scelte per l’occasione dai curatori dell’iniziativa e, in parte, anche dai redattori di Aphorism. Notevole e coinvolgente l’interpretazione degli attori che, sul delicato commento sonoro del chitarrista Guido Terracciano, ha riplasmato la carica emotiva proveniente dalle pagina scritte in un flusso di suggestioni sceniche di non facile assorbimento. “Perché la realtà è peggio della letteratura”, ha detto sul finire Manuela Perrone, onde sottolineare il ruolo rappresentativo della durezza e della violenza insite nei testi citati, testimonianze soltanto parziali di una tragedia in pieno atto nel mondo reale e, troppo spesso, sepolta dal silenzio degli indifferenti. Anche per questo si è voluto far culminare l’evento con la lettura di un’esperienza diretta, messa su carta con disarmante sincerità da Elena Tomaini, unica voce femminile del coro di autori. A seguire, l’agghiacciante lista di tutti i 106 “femminicidi” compiuti in Italia nel solo anno 2012. A queste vite spezzate e a quelle che proseguono pur piegandosi fino allo sfinimento, Pugni nello stomaco dedica anche e soprattutto un sorriso speranzoso, schiuso dai versi di Edoardo Sanguineti e della sua Ballata delle donne, lasciata in forma di souvenir al pubblico. Un modo originale di affrontare, con il giusto equilibrio di toni ed emozioni differenti, i mille volti della violenza, ricordando quanto sia necessario porvi, sempre e comunque, la massima attenzione. Perché ciò che intacca il rispetto dei diritti umani deve spingere noi tutti all’unico “atto di forza” veramente consentito: unirsi nell’indignazione e nella denuncia.