Torna al Teatro dell’Orologio il pessimismo comico del duo DoppioSenso Unico
Torna a calcare il palcoscenico del Teatro dell’Orologio il duo DoppioSenso Unico, con i tre spettacoli che tanto hanno fatto ridere il pubblico romano negli ultimi tre anni: “Ancora oggi non riusciamo a spiegarci bene perché questi spettacoli facciano molto ridere. Forse questa trilogia ci aiuterà a capirlo. Nostro malgrado” dichiarano Luca Ruocco e Ivan Talarico, autori-attori delle pièces.
La trilogia in questione è formata da La variante E.K., gU.F.O e Operamolla, spettacoli in cui il senso di disagio, la malattia, la depressione e il suicidio, la metamorfosi da uomo ad animale, la perdita di identità, la perdita di valore di idee e ideologie, l’oltre, Dio, la mancanza di risposte e forse di domande, incontrano il gioco, il paradosso, la freddura, provocando nello spettatore ciò che in molte religioni si dice abbia generato la scintilla del creato: una risata.
In un mondo senza soluzioni, in cui la situazione di partenza, dopo stravolgimenti di ogni sorta, torna ad essere se stessa, invariata, assurda, eternamente e vegetativamente immortale, la risata assume la forza di un terremoto, fa vibrare la terra, il palcoscenico, le casse toraciche di un pubblico chiamato a reagire alla paura, all’assurdo, nel modo forse più autentico e impulsivo possibile. Si ride, e la risata genera domande, esprime disagio, precarietà, instabilità. Il pubblico non sa più bene cosa stia guardando: la realtà irreale del palcoscenico si mescola a una realtà oggettiva che sembra purtroppo aver irreparabilmente superato per capacità inventive il mondo della fiction. Tabù e paure ancestrali si uniscono alle nuove nevrosi, partorendo inferni tutti nuovi.
Un pessimismo comico, insomma.
SINOSSI
La variante E.K.
Un uomo alle corde aspira alla corda, ma necessita metodo. Si sottopone a un duro allenamento ma nel momento cruciale non coglie il nodo. Ricondotto sulla diritta via si dà la fine. Strani figuri ne portano le spoglie. La sua vita è dibattuta in giusta causa, ripercorsa nei punti salienti, nei consigli di chi non disse giusta parola. La sua passione per il west apre lo spettacolo sull’inquietante e straordinario mondo dei cavalli. Tramutato anch’esso in cavallo troverà all’inferno la giusta pena.
g.U.F.O
Continuando a giocare con gli stili e le variazioni DoppioSenso Unico fa incontrare Gufi e Alieni: chiusi nel loro piccolo spazio vitale i primi, dominatori dell’universo i secondi. I Gufi nicchiano, non essendo predisposti al dialogo. Gli Alieni incalzano, con atteggiamento gerarchico. Riusciranno nel contempo Hitler, Marx e Darwin a sviluppare idee autonome? L’attesa è snervante. E se i gufi non esistessero? E se gli alieni fossero dio? E se noi fossimo alienati?
Operamolla
Tre fratelli chiusi in casa. Due vivi, uno vegeto. Il divertimento non è molto, l’unico svago sono le malattie. La speranza è quella di morire, perché la certezza è che la carne risorgerà subito. Ma il fratello che vegeta, sarà morto? Sarà risorto senza dir niente agli altri due?
Il Guaritore, mistico figuro che manda all’aria ogni malanno, ha le risposte. Ma dimentica le domande.
TRILOGIA
NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SUOLO
di DOPPIOSENSO UNICO
SALA GASSMAN
dal 12 al 17 gennaio 2016
dal martedì al sabato ore 20:00 | domenica ore 17:00
LA VARIANTE E.K. – 12 e 15 gennaio
gU.F.O – 13 e 16 gennaio
OPERAMOLLA – 14 e 17 gennaio
di e con Luca Ruocco e Ivan Talarico
maschere e oggetti Stefania Onofrio, Tiziana Tassinari, Antonio Guarino
scene Stefania Onofrio, Fiammetta Mandich
disegno luci Martin Emanuel Palma
tecnico di scena Francesco Rita
produzione DoppioSenso Unico, Teatro dell’Orologio, Progetto Goldstein
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