Cinema Festival Torino Film Festival 2012

Holy Motors

Fausto Vernazzani

L’Holy Motors di Leos Carax in prima italiana a Torino colpisce come uno dei vincitori del miglior film dell’anno superando ogni già rosea aspettativa

Se un giorno andrete a Parigi, fermatevi sul marciapiede o sedete su una panchina di fronte alla strada. Guardate l’asfalto ed aspettate, potreste avere la fortuna di vedere un’anticaglia del genere automobilistico, una macchina che appartiene all’era delle Piramidi, a quei giorni anche recenti in cui si ostentava al grandezza e non il “piccolo”: le limousine, bianche o di qualunque altro colore siano, fanno ormai parte del passato. Dentro una di queste, ogni giorno, “vive” Mr. Oskar, un uomo di mezza età senza né un nome reale né un’identità, tutto ciò che sappiamo è che la sua giornata è piena di appuntamenti. Per ognuno di questi l’agenzia per cui lavora gli richiede di essere qualcun altro, a volte senza una scopo, altre sì, altre ancora sembra essere se stesso per un breve istante che sfiora l’irrealtà di un musical. Holy Motors è un film sacro che esplora ogni essere e genere del cinema che conosciamo.

Presentato al Festival di Cannes e spinto dagli applausi di un pubblico entusiasta che lo voleva incoronato della Palma, il nuovo capolavoro di Leos Carax riceve la sua prima italiana al Torino Film Festival: un servizio migliore Gianni Amelio non poteva farcelo. Holy Motors è una pellicola surreale impossibile da incastrare in una singola casella, tante sono le sue sfaccettature che può esser definito tanto horror quanto commedia, thriller e drammatico, ma forse la sua essenza si può circondare con le urla al weird dello spettatore entusiasta. Interprete perfetto, tra i migliori attori di questo ottimo 2012, è Denis Lavant, attore feticcio di Carax, istrionico camaleonte investito di svariate personalità nuove e vecchie come il Merde protagonista dell’episodio di Tokyo!, ultimo lavoro cinematografico del regista francese da tempo assente dal panorama dei lungometraggi cinematografici.

Carax esplora la Parigi odierna con un tocco vintage inserendo una breve parte per Kylie Minogue (l’episodio musical), un pizzico di fascino e provocazione all’esaltazione della bellezza con il tete a tete tra Merde e la ‘modella’ Eva Mendes, ed una bacchettata di omaggio al cinema di Francia con la partecipazione straordinaria a sorpresa (mancata a causa dei giornalisti curiosi) di Michel Piccoli e al secondo protagonista del film, l’Edith Scob de Les yeux sans visage del compianto Georges Franju. Tra le sale di Torino si è dunque assistito a scene di grande cinema, forse ad uno di quei film che rimarranno nella Storia, di sicuro perché tra i migliori di quest’anno insieme all’Amour con cui ha onorevolmente perso il concorso cannense.


Dettagli

  • Titolo originale: Holy Motors
  • Regia: Leos Carax
  • Anno di Uscita: 2012
  • Genere: Drammatico
  • Fotografia: Caroline Champetier
  • Costumi: Anaïs Romand
  • Produzione: Francia, Germania
  • Cast: Denis Lavant, Edith Scob, Eva Mendes, Michel Piccoli, Kylie Minogue
  • Sceneggiatura: Leos Carax

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