The Wind è un film horror del 2018, diretto da Emma Tammi, sceneggiato da Teresa Sutherland, e presentato in prima mondiale al Toronto International Film Festival 2018, prima di uscire – pochi giorni fa, il 5 Aprile 2019 – nelle sale americane, in attesa di acquisto da parte di qualche distribuzione italiana.

I protagonisti del film sono Lizzy Macklin (Caitilin Gerard) e Isaac Macklin (Ashley Zuckerman), che vivono nella frontiera americana dell’800. In questa natura desolata e selvaggia, in cui il vento è l’elemento chiave del racconto, si insidia un male che colpisce la casa di Lizzy, travolgendo la donna nella follia. Lizzy inizia a vedere cose strane, e Isaac non le crede, pensando che si tratti di superstizione. All’improvviso, si trasferisce in zona una giovane coppia di sposini, ovvero Emma Harper (Julia Goldani Telles) e Gideon Harper (Dylan McTee), amplificando le paure di Lizzy, in seguito a cui inizierann a manifestarsi eventi terrificanti per tutti.

In The Wind gli elementi tipici del genere horror, come le presenze demoniache, un male misterioso e soprannaturale, Dio e la Chiesa, atmosfere e musiche inquietanti, incontrano altri stilemi più tipici del western, cioè l’ambientazione nella frontiera e il tema del viaggio, in un mix ben equilibrato che rende il film diverso da quelli usciti in questo periodo.

La vicenda è affrontata dal punto di vista prettamente femminile: sono le donne ad essere al centro di ciò che accade, sono loro ad essere attaccate dal male e ad impazzire, e sono loro ad avere un approfondimento fortemente psicologico; infatti, non tutte le cose che vedono sono reali, ma anzi si alternano presenze soprannaturali e allucinazioni che fanno ritrovare lo spettatore in qualcosa di apparentemente incomprensibile. Questo viene amplificato dal percorso non lineare del film, in cui vengono usati molti flashback per spiegare le varie situazioni sconvolgenti e misteriose che sono presentate all’inizio. Tuttavia, ci sono momenti molto contorti che non verranno mai chiariti e forse è meglio così, perché è proprio questo aspetto, garantito dalla manipolazione del tempo, che permette al film di mantenere una tensione costante e mai banale, facendoci pensare che Lizzy, a causa dei demoni che si sono impossessati di lei, alla fine ha perso completamente la ragione in questi anni di vita nella landa.

Mentre le donne quindi si trovano a combattere contro le difficoltà del luogo e subiscono un’evoluzione per tutto il film, gli uomini sono rappresentati come delle vittime e delle persone statiche: Gideon viene cacciato via da Emma, la quale prova attrazione per Isaac, il reverendo (Miles Anderson), che è di passaggio nella frontiera, viene ucciso da Lizzy, e lo stesso accade ad Isaac quando ritorna a casa.

Il punto forte del film è rappresentato da due fattori: la musica raggelante e i rumori del vento inquietanti presenti in ogni scena, e la regia particolare, con immagini forti e scioccanti e colori scuri, accompagnata da una fotografia suggestiva e da carrellate alternate a scene fisse e tagliate che danno molta importanza alle ambientazioni e ai personaggi, rendendo le inquadrature angoscianti ma anche enigmatiche.

Due sequenze sono particolarmente riuscite e importanti: la prima, quando Emma chiede a Lizzy se c’è una Chiesa nelle vicinanze e lei risponde che non c’è ancora abbastanza gente lì intorno, dimostrando come quel luogo oltre ad essere scarsamente popolato è anche un posto in cui manca Dio, e la seconda, che ricorda molto le scene tipiche del genere horror, quando vediamo Lizzy camminare lentamente nella prateria con il fucile in mano, e come un’ombra con lo stesso andamento la segue Emma, incinta, il tutto arricchito dalla musica caratterizzante del film.

Per essere l’esordio di Emma Tammi, The Wind nonostante qualche buco nella sceneggiatura è un debutto promettente e merita di essere visto sia per la creatività utilizzata e sia perché ci dà speranza in una ripresa del genere horror.