Via Emilia Doc Fest, primo festival online italiano dedicato al cinema documentario, giunge alla sua terza edizione riproponendo un format consolidato, ma con qualche novità in più.
Il virus C – Cinema, Conservazione, Collezione: questa è la mania di cui soffre e gode Mario Pecorari, il protagonista del film di Giulia Palladini, ossessionato da Alida Valli, star dei tempi che furono.
Uno stile di vita ed un’identità perduta vagano per i tratturi del Sud Italia, ricordando all’intera nazione l’importanza di un passato ed una tradizione ormai dimenticata e trasformatasi nella disperazione dei sopravvissuti.
L’Irpinia, prima Terra nata grazie ai lupi, ora saccheggiata dai lupi che governano un’Italia che ignora volutamente le esigenze di un paese destinato ad essere la discarica di tutti.
Wim Wenders e la crisi dell’immigrazione clandestina, un mix esplosivo la cui miccia si spegne in continuazione nel breve documentario/backstage di Carlo Strata.
La bellezza di una terza età vissuta tra i profumi ed i mille colori dei prodotti di Madre Natura, ortaggi, frutti e fiori coltivati da anziani vivi abbastanza da potere e saper competere tra di loro