Precariato esistenziale, inettitudine e ossessione per le “vite normali” degli altri: lo “Zeno del Duemila” descritto da Gianni Agostinelli nel suo romanzo d'esordio, finalista del XXVII Premio Calvino.
Due monologhi paralleli ed un’unica voce narrante, quella di Laurent Mauvignier, che con I passanti costringe il lettore a riflettere sulla natura e sulla persistenza del senso di colpa.