Un mestiere antico aggredito dallo stato, quello del Saponaro, attaccato da ogni fronte come se chi lo operasse fosse un criminale. Il regista napoletano Gaetano Di Vaio si lancia alla difesa di quella brava gente che cerca di sopravvivere nella periferia.
Sono passati 25 anni dall'uscita nelle sale di Akira, il capolavoro dell'animazione giapponese, scritto in forma di graphic novel e poi trasposto al cinema dallo stesso Katsuhiro Otomo. Oggi Neo-Tokyo ritorna al cinema in Italia per un solo giorno ad opera della Nexo Digital.
Paolo Sorrentino passeggia sul tappeto rosso della Croisette, strizza un occhio a Fellini da lontano e racconta di un'amarezza distante, ma allo stesso tempo viva e asfissiante nella Roma di oggi.
Dalla penna di Marguerite Yourcener nacque la rilettura in chiave contemporanea del mito della poetessa di Lesbo, ora adattato per la scena da Massimo Verdastro per Manuela Kustermann.
La Blue Sky Studios torna all'attacco partendo dal mondo in miniatura nascosto tra i boschi creato da Chris Wedge grazie alle parole e alle pagine di William Joyce.
Dopo vent'anni di assenza dalle librerie italiane Einaudi Stile Libero ripropone La ballata del caffè triste, antologia di racconti di Carson McCullers, una delle maggiori scrittrici americane del Novecento, autrice di culto per femministe e omosessuali morta ad appena cinquant'anni.
Una fugace visita nelle sale italiane per il vittorioso Carlos Reygadas, vincitore del premio alla Palma d'Oro per la Miglior Regia, premio sventolato ai quattro venti come una penna per sottolineare la sua forte ricerca stilistica.
La prova del fuoco di Fede Alvarez, dal corto al lungo con il remake de La Casa, l'adorato cult di Sam Raimi ora di nuovo nelle sale in una veste rinnovata ed efficace.
La mia bocca, la mia rivolta, il mio nome: un sottotitolo suggestivo per il documentario vincitore del Torino Film Festival diretto da Sylvain George, un'opera originale e toccante sull'immigrazione.