Scenari Visibili // Patres
Patres: scenari visibili sul passato perduto
Il 13 novembre scorso è andato in scena al Teatro Lux di Pisa Patres di Scenari Visibili, scritto e diretto da Saverio Tavano, drammaturgo trentaquattrenne che ha riscosso diversi consensi: il lavoro, infatti, è stato inserito nella raccolta La drammaturgia italiana contemporanea da Pirandello al futuro, edita da Carrocci, e ha vinto il premio “impegno contro le mafie” (ideato dall’Arci Ponti di Memoria, Antimafie da Sud e dal MEI – Meeting delle etichette indipendenti) nel 2014, e anche, nello stesso anno, il premio come miglior spettacolo al festival Inventaria di Roma.
Buona parte del successo del testo è dovuta all’essere apertamente contemporaneo e sincero, facendo riflettere sul non detto: i padri, e non i figli, sono visti come portatori di una caducità che si manifesta nel presente ed elude progressivamente la continuità con il passato.
Un giovane Telemaco di Calabria attende da anni il ritorno di suo padre, inizia così la presentazione di Patres, uno spettacolo dalla trama semplice ma dalla struttura articolata (tra passato e presente). Il ragazzo (Gianluca Vetromilo) ricorda la sua infanzia con la madre scomparsa da anni («La mamma prima di morire, me lo diceva sempre, ma tu lo sai quanto è grande il mare?»); il tatto e l’immaginazione hanno sostituito i suoi occhi ciechi («metto le mani avanti e m’o guardo»); seduto su una sedia al margine del proscenio, evocazione della battigia, Vetromilo racconta nostalgicamente la curiosità infantile per il colore dell’orizzonte, troppo lontano da raggiungersi con il tocco, come il padre, anche lui inaccessibile, partito per sempre per Santo Domingo senza lasciare tracce.
«Patres» deriva dalla Roma antica, si riferisce ai padri patrizi divulgatori delle tradizioni, i patres conscripti, gli iscritti alla lista del senato; e sulle note di regia Saverio Tavano attribuisce al titolo una varietà di significati quali padri maestri, padri politici, padri spirituali.
Una guida assente, quella del padre, fagocitata dalla modernità e interpretato da Dario Natale, fondatore di Scenari Visibili, il quale carica di forza espressiva il genitore energico e irresponsabile; il suo grido «E ‘coglia ‘sti i cazzi i panni, coglia» irrompe nella sala del Lux annunciando la materializzazione del ricordo dell’uomo durante la narrazione di Gianluca Vetromilo. Le luci illuminano il fondo del palco, scoprendo la fila di cenci stesi da “cogliere”, metafora dei ricordi sospesi e dei panni sporchi lavati in casa, perché certe storie che il padre racconta al figlio non devono uscire dalla porta. Tenero e ingenuo, l’invalido ascolta e rivive le sensazioni temerarie della figura genitoriale, un antieroe implicato nelle faccende oscure della nave Jolly Rosso, arenata nelle spiagge di Amantea negli anni Novanta, causa di danni irreparabili al mare e a tutta la popolazione calabrese.
Le scene tra padre e figlio sono pervase dal ritmo e dal movimento, con un attento uso dello spazio scenico. Lo spettacolo combina l’ironia dei personaggi gretti, caratterizzati da una pronunciata parlata calabrese, con momenti d’intensa malinconia di un figlio abbandonato, orfano, accompagnato solo dai ricordi.
Patres si chiude come un cerchio, con il giovane che fissa il mare e si chiede quanto ancora dovrà aspettare per vedere il padre che non tornerà mai: «diec’anni? E nui aspettiamo altri diec’anni! Che ci vogliono a passare!».
Mare e cielo sono parole-chiave in Patres, evocatrici del viaggio, paranoia della modernità, e mezzo di fuga per una cospicua parte di popolazione italiana che decide di proseguire la propria vita all’estero, dimenticandosi delle radici e tralasciando gli affetti.
«E dunque ereditiamo il niente, ma non proveniamo dal niente, occorre quindi recuperare il nostro scarto col passato». Fa riflettere, Tavano, nella presentazione dello spettacolo, e il suo lavoro è un piccolo contributo iniziatore, teso a illuminare le coscienze del pubblico. Uno spettacolo epifanico, e potente.
Dettagli
- Titolo originale: Patres
- Regia: Saverio Tavano
- Anno di Uscita: 2016
- Produzione: Residenza Teatrale Ligeia Lamezia Terme/Scenari Visibili Con il supporto della Regione Calabria
- Cast: Dario Natale e Gianluca Vetromilo regia Saverio Tavano
- Altro: Il testo PATRES/FATHERS è pubblicato dall’Editrice la Mongolfiera www.lamongolfieraeditrice.it Miglior spettacolo festival Inventaria 2014 Premio contro le mafie del MEI 2014. Secondo premio al Festival Teatrale di Resistenza Museo Cervi
Altro
- Tecnica: Pasquale Truzzolillo
- Foto di Scena: Gianfranco Ferraro, Angelo Maggio, Pasquale Cimino
- Video: Andrea Aragona
- Visto il: Domenica, 13 Novembre 2016
- Visto al: Teatro Lux, Pisa