Cinema

ViaEmilia2012: San Martino

Pasquale Parisi

Il lavoro della giovane regista torinese Silvia Poeta Paccati è tutto spazi, persone, aria pura ed odore di benzina misti ai racconti degli abitanti della Valle Camonica.

Basterebbe un solo frammento per catturare l’essenza di San Martino, e si tratta della breve, indovinata panoramica dall’alto di un paesino della Valle Camonica accompagnata da un insistente rumore di auto lanciate in corsa tra vicoli e tornanti. Il lavoro della giovane regista torinese Silvia Poeta Paccati è tutto spazi, persone, aria pura ed odore di benzina. Senza seguire un determinato filo logico (al di là delle tematiche, l’unica immagine ricorrente del documentario vede protagonista un giovane avvolto in un mantello rosso, il San Martino della situazione), ci vengono presentati, in parallelo, i racconti di abitanti di ogni età, dall’anziano contadino che non ha mai giunge il paese ai ragazzini costretti a separarsi dal cellulare per il soggiorno estivo nella baita, dove non arriva il segnale telefonico. Lo spazio aperto della montagna e quello chiuso delle abitazioni, che qualche nuovo inquilino decide di non modificare radicalmente per rispettare il passaggio di altri prima di lui. Case che sembrano fondersi nel paesaggio naturale e diventare anche esse eterne. Un’intera area geografica, d’altra parte, che sembra avere accettato la tecnologia senza diffidenza ma senza abusi, e grazie alla cura con cui mantiene la memoria, essere passato e presente allo stesso tempo. Gli alpinisti vedono ormai le loro scalate sponsorizzate dai produttori di navigatori GPS, ma allo stesso tempo tradizioni e leggende di tempi lontani vengono gelosamente custodite, anche dai più giovani. I filtri dell’immagine di cui si fa un certo uso sembrano voler intensificare l’indeterminatezza temporale, ma dal punto di vista visivo si nota qualche imperfezione di troppo: sorprendentemente curato, invece, l’aspetto sonoro, che sposa bene i lunghi racconti con canti popolari e, soprattutto, il silenzio. Buon prodotto, nel complesso, ma l’argomento potrebbe non essere dei più appassionanti, certamente non aiutato dalla natura un po’ casuale di interventi ed inserti visivi. Lavoro non eccessivamente illustrativo, più che una rassegna di tipicità del luogo mette a fuoco stati d’animo, visioni e riflessioni, risolvendosi equamente tra momenti che propongono spunti interessanti e frangenti più vaghi o superflui, e suscitando un interesse ugualmente altalenante.


Dettagli

  • Titolo originale: San Martino
  • Regia: Silvia Poeta Paccati

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