We Are Young. We Are Strong
Inaugurata la sezione Cinema d’Oggi del Festival Internazionale del Film di Roma con il film tedesco del regista di origini afgane Barhun Qurbani sulle rivolte xenofobe di Rostock nel 1992.
La sezione Cinema d’Oggi della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che sostituisce quello che era il vecchio “Concorso” dopo la ristrutturazione della manifestazione che ha portato ad abbandonare le giurie in favore dei premi del pubblico, sul modello di Toronto, si inaugura con il film We Are Young. We Are Strong del regista Burhan Qurbani, tedesco ma facente parte della comunità afgana presente in Germania come rifugiati politici in seguito della guerra nel 1979. Qurbani si fece conoscere al pubblico cinefilo nel 2010 con il suo film d’esordio Shahada, che fu presentato alla Berlinale di quest’anno e vinse numerosi premi in giro per il mondo, testimoniando la bontà di quel lavoro.
A Roma presenta quindi la sua opera seconda che prende spunto da un fatto di cronaca nerissima avvenuto nella Germania unificata post-Muro: siamo a Rostock nell’Agosto del 1992, dove imperversano rivolte anti-immigrati perpetrate da alcuni giovani “arrabbiati” vicini alle posizioni naziste e nostalgici dei “bei tempi andati”. Il film racconta la storia delle 24 ore clou della protesta, prendendo tre punti di vista differenti: quello dei neonazisti, quello della comunità vietnamita presa di mira dai riottosi e quello della politica del SPD (Partito Socialdemocratico di Germania), allora al governo, caratterizzata dall’immobilismo che, per calcoli meramente politici, ha portato la situazione alle sue estreme conseguenze. Queste tre storie si intrecciano, generano rimandi anche trasversali, mostrandoci il grande affresco sociale di quei giorni.
Se l’idea in sé è anche interessante, perché mette in luce un lato della storia tedesca a noi italiani tutto sommato ben poco noto, soprattutto per la sua incidenza sociale sul tessuto tedesco, non si può dire lo stesso della realizzazione, molto lenta ed estremamente verbosa. Non si capisce il regista dove vuole andare a parare effettivamente, se non nel raccontarci la vicenda narrata, aggiungendo molto spesso tempi morti e dilatando la giornata come se volesse mostrarci effettivamente la complessa psicologia dei personaggi sotto esame, ma proponendo allo stesso tempo una caratterizzazione banale che, dopo mezz’ora, non aggiungeva ormai niente di nuovo al profilo dei personaggi.
Aldilà dei messaggi superficiali e banali, facilmente immaginibili in film di questo tempo, non c’altra carne a cuocere, per cui la visione, non brevissima (123’), risultata estremamente morbosa e pesante, a cui non aiuta il (finto) bianco e nero che rappresenta una scelta stilistica un po’ fine a se stessa, senza reali motivazioni. Rimane il rammarico di alcune belle idee registiche e di una buona recitazione da parte dei personaggi principali, ma troppo poco per poter mettere il film nella schiera dei sì.
Dettagli
- Titolo originale: Wir sind Jung. Wir sind Stark.
- Regia: Burhan Qurbani
- Anno di Uscita: 2014
- Genere: Drammatico
- Fotografia: Yoshi Heimrath
- Musiche: Matthias Sayer, Tim Strohble
- Costumi: Juliane Maier
- Produzione: Germania
- Cast: Jonas Nay, Saskia Rosendahl, Devid Striesow, Joel Basman, David Schutter, Le Hong Trang
- Sceneggiatura: Martin Behnke, Burhan Qurbani