Cinema Festival Roma Film Festival 2014

Tusk

Vincenzo De Divitiis

L’indie statunitense Kevin Smith carica tutto il suo tipico sarcasmo in una horror comedy a base di scienziati pazzi, podcast e trichechi.

 

La commedia e l’horror sono stati sempre considerati generi inconciliabili fra loro per contenuti e registri narrativi agli antipodi, almeno in apparenza. Nell’ultimo decennio, infatti, abbiamo assistito ad una netta inversione di tendenza con un  proliferare di film che fondono alla perfezione questi due linguaggi differenti dando così vita a comedy-horror che il più delle volte vede come bersaglio preferito gli zombie, le cui caratteristiche vengono prese in giro per divertire anche il pubblico non appassionato del settore. Sono così nati titoli come Shaun of  the dead e Juan of the dead divenuti cult per il pubblico ed esempi da seguire per molti autori. Fra questi non poteva mancare lo statunitense Kevin Smith, regista dalla carica ironica prorompente e abile anche nel destreggiarsi con atmosfere orrorifiche. Qualità mostrate ancora una volta con ottimi risultati in Tusk, il suo ultimo visionario e strampalato film presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Mondo Genere.

Wallace Bryton (Justin Long) conduce una trasmissione radiofonia via internet, insieme al suo amico Taddy (Haley Joel Osment), nella quale mostrano video di persone strambe che compiono gesti pazzeschi. Un giorno Wallace decide di recarsi in Canada per andare alla ricerca di nuove storie, e per caso si imbatte in un anziano uomo all’apparenza tranquilla, Howard Howe (Micheal Parks). Ben presto, però, il docile anziano si trasforma in una sorta di scienziato pazzo che utilizza il protagonista per compiere un folle esperimento.

Kevin Smith ama giocare non solo con i generi ma anche con gli spettatori i quali vengono spiazzati di continuo attraverso un intreccio che può essere letto come una versione ironica di The Human Centipede, sensazione rafforzata dal fatto che la tematica della mutazione del corpo non è accompagnata da un’ostentazione marcata della violenza bensì da una ricerca spasmodica del suo lato parodistico. L’idea si rivela vincente e l’ilarita diviene palpabile anche per merito dell’ottimo make-up della creatura e della bizzarra storia archittetata per spiegare da dove provenga il desiderio di realizzare questo esperimento da parte di Howard, la cui figura ricorda molto quella del mad doctor cara alla tradizione gotica. E proprio a questa direzione gotica è legata la conformazione della casa dell’anziano, un castello isolato, quasi inaccessibile dall’esterno e dalla struttura tortuosa all’interno con tante scale a chioccia e passaggi segreti. Accanto a questo impianto da film horror Smith inserisce diversi sketch che prendono in giro i luoghi comuni della vita e del cinema americano ed una serie di personaggi che funzionano a meraviglia, su tutti il bizzarro commissario di polizia Guy Lapointe, interpretato per l’occasione da Johnny Depp. Quest’ultimo è solo uno dei tanti punti di forza di un cast all’altezza della situazione e ad acclimatarsi al mood della pellicola.


Dettagli

  • Titolo originale: Tusk
  • Regia: Kevin Smith
  • Anno di Uscita: 2014
  • Genere: Commedia
  • Fotografia: James Laxton
  • Musiche: Christopher Drake
  • Costumi: Maya Lieberman
  • Produzione: USA
  • Cast: Justin Long, Haley Joel Osment, Michael Parks, Johnny Depp, Genesis Rodriguez
  • Sceneggiatura: Kevin Smith

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