Gone Girl
Ben Affleck e Rosamund Pike nel nuovo thriller di David Fincher adattato dal bestseller di Gillian Flynn, L’amore bugiardo.
Nell’attuale scena cinematografica americana un posto di riguardo è di sicuro ad appannaggio di David Fincher, autore impostosi negli anni con thriller cerebrali edavvincenti come Seven e Zodiac e biopic di ottima fattura come il pluricelebrato The Social Network. Era inevitabile, di conseguenza, immaginare che il suo nuovo film Gone Girl, tratto dall’omonimo romanzo di Gillian Flynn, fosse l’evento più atteso di questa edizione del Festival Internazionale del film di Roma. Un thriller stupefacente per la raffinatezza stilistica messa in campo dal regista statunitense, dalla ricchezza di contenuti e il ritmo serrato che tiene incollato allo schermo anche per merito di continui colpi scena e capovolgimenti di fronte.
Nick (Ben Affleck) e Amy Dunne (Rosamund Pike) sono una coppia felice che, dopo anni trascorsi a New York, decide di tornare nel loro paese d’origine. Le cose sembrano procedere per il verso giusto fino a quando un giorno Nick, di ritorno a casa, vede davanti ai suoi occhi la scena di un crimine e nessuna traccia della moglie che sembra scomparsa nel nulla. Hanno così inizio le indagine condotte dal detective Rhonda Boney (Kim Dickens) dalle quali emergeranno sviluppi sorprendenti ed imprevedibili.
Il clima che si respira durante tutto l’arco della pellicola è molto simile a quello di un certo cinema anni Cinquanta nel quale vi era la figura della donne maledetta che teneva il proprio uomo legato in un rapporto matrimoniale inteso come una galera, una prigione dalla quale è impossibile liberarsi e portatrice di morte. Questa tematica di amore-morte (eros-thanatos come dicevano i greci) diviene il punto nevralgico della struttura messa in piedi da Fincher, un’idea sintetizzata in immagini come nella sequenza fortemente simbolica del rapporto sessuale tra Amy e Desi in cui proprio nel momento dell’orgasmo il sangue sgorga a fiumi per bagnare il corpo della donna.
Un altro elemento preponderante del film con la quale viene trattato questo tema è l’ironia che, inserita nei momenti opportuni e nelle giuste dosi, fa scaturire dialoghi e battute sagaci sul rapporto matrimoniale e più in generale sulla dialettica uomo-donna. Tutte queste note liete vanno ad incastonarsi all’interno di una sceneggiatura (scritta dallo stesso Gillian Flynn) senza sbavature ed incongruenze e caratterizzata da un crescendo narrativo che non perde colpi nonostante la durata di oltre due ore. Alla buona riuscita dell’opera concorre anche un cast nel quale a distinguersi non sono solo i due protagonisti, ma anche gli interpreti dei personaggi di contorno che riescono ad incidere sulla scena e a dare il giusto peso ai loro ruoli, in particolare Neil Patrick Harris nei panni dell’ex amante di Amy.
Dettagli
- Titolo originale: Gone Girl
- Regia: David Fincher
- Anno di Uscita: 2014
- Genere: Giallo
- Fotografia: Jeff Cronenweth
- Musiche: Trent Raznor, Atticus Ross
- Costumi: Trish Summerville
- Produzione: USA
- Cast: Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Carrie Coon
- Sceneggiatura: Gillian Flynn