Take Five
Le Iene di Tarantino in salsa napoletana: questo il mood (poco riuscito) di opera seconda di Guido Lombardi presentata al Festival del Cinema di Roma.
C’era grande attesa per il secondo film italiano in concorso al Festival del Cinema di Roma 2013, non fosse altro del perché si trattava del secondo lavoro del regista Guido Lombardi, napoletano che si era fatto conoscere all’attenzione di pubblico e stampa con il buon La-bas – Educazione Criminale, che era stato presentato a Venezia nel 2011 dove aveva ricevuto il premio come migliore opera prima. P
er il suo secondo lavoro però Lombardi cambia completamente genere e registro, spaziando dal dramma degli immigrati a Castelvolturno del precedente lavoro ad una commedia noir alla Tarantino in salsa napoletana, dal titolo Take Five.
La storia è abbastanza classica: una banda improvvisata di cinque elementi decide di rapinare la Banca Partenope, sfruttando una falla del sistema di sicurezza attraverso il condotto fognario.
Gaetano è un rapinatore che ha scontato diversi anni di carcere e che per sbarcare il lunario adesso fa il ricettatore. Peppe, detto ‘O Sciomèn, è una leggenda del quartiere, rapinatore a sua volta, appena uscito da Poggioreale, dove ha scontato 10 anni, e soffre di depressione, per cui prende delle pillole. Ruocco è un pugile, costretto agli incontri clandestini dopo aver spaccato una sedia in testa a un arbitro corrotto. Sasà è un fotografo di matrimoni con il vizio delle rapine in banca. Carmine è un semplice operaio del Comune di Napoli, addetto alle fogne, che conosce a menadito, e con enormi debiti di gioco. Insieme svilupperanno e porteranno a termine la rapina, che però avrà degli esiti imprevedibili.
Con Take Five Guido Lombardi tenta di costruire una commedia dalle tinte noir e violente sul modello de Le Iene; dico tenta perché in realtà il gioco si riduce ad un puro scimmiottamento di quella forma filmica, che assume toni grotteschi nel cercare di forzare le caratteristiche napoletane ad entrare in quella forma che ha evidentemente altre caratteristiche ed altri modi di comunicare.
Anche la recitazione è un po’ troppo flemmatica, probabilmente dovuta alla spiccata attutidine dei protagonisti, quasi tutti attori storici del teatro napoletano, da Peppe Lanzetta a Carmine Paternoster, ad avere una recitazione più dal palcoscenico che per il mezzo cinematografico, risultando lenta e in grado di far annoiare lo spettatore. A ciò si aggiungono purtroppo alcune scene realizzate male, che sfociano quasi nel trash, come nella scena della sparatoria, o del girotondo del ragazzino nel finale. Insomma, un film che offre ben poco.
Dettagli
- Titolo originale: Take Five
- Regia: Guido Lombardi
- Anno di Uscita: 2013
- Genere: Drammatico
- Fotografia: Francesca Amitrano
- Musiche: Giordano Corapi
- Costumi: Francesca Balzano
- Produzione: Italia
- Cast: Peppe Lanzetta, Salvatore Striano, Salvatore Ruocco, Carmine Paternoster, Gaetano Di Vaio, Antonio Pennarella, Antonio Buonomo, Esther Elisha
- Sceneggiatura: Guido Lombardi