Dal profondo
Il documentario che racconta il dramma dei minatori della Carbonsulcis, finiti negli ultimi anni agli onori della cronaca, presentato al Festival del Cinema di Roma e girato da Valentina Pedicini
Il mare cristallino, le spiagge dorate pullulanti di vip e discoteche di lusso: questi sono le immagini per cui la Sardegna conquista ogni estate la ribalta nazionale. Peccato che l’immaginario collettivo si fermi a questi aspetti frivoli ignorandone altri più problematici e rilevanti dal punto di vista sociale.
Una tendenza a cui ha voluto ribellarsi Valentina Zucco Pedicini che nel suo nuovo documentario dal titolo Dal Profondo, presentato nella sezione Prospettive Doc Italia, decide di scendere a centinaia di chilometri sotto terre per stare a contatto con i minatori della miniera Carbonsulcis.
Dal Profondo non è un semplice documentario, è un’esperienza capace di immergere lo spettatore in una dimensione mai conosciuta in maniere diretta ma sempre attraverso il filtro di film, telegiornali e televisioni. Ad accompagnare la regista in questo viaggio verso l’ignoto è Patrizia, una delle poche minatrici donne inserita in un ambiente fortemente maschilista e proprio per questo dotata di una grandissima forza interiore.
La donna ci conduce in un ambiente ostile, tetro al cui interno lavorano uomini costretti a vivere in un mondi così diverso da quello in superficie per spazi ed atmosfere ma accumunato dalla stesso disagio e malessere con cui ormai da anni sono costretti a convivere. Sentimenti acuiti da un futuro professionale più che ormai incerto a causa di una crisi ormai atavica e di una classe politica troppo poco sensibile nei confronti della loro condizione.
Un malumore, esplicato anche da alcuni ironici dialoghi fra due personaggi, che ha dato origine a furenti proteste con occupazioni e tentativi di suicidio con l’obiettivo di porre all’attenzioni nazionale la propria vicenda. Ma Patrizia e gli altri suoi colleghi intendono anche raccontarsi, presentare il loro modo di equilibrare un lavoro così faticoso e logorante per il fisico alla propria vita privata, ai loro sogni e alle loro speranze. Quello che ne viene fuori è un quadro emozionante e profondo, come recita il titolo.
A conferire maggior spessore ed efficacia al film contribuiscono l’ottima capacità della Pedicini di realizzare inquadrature suggestive in uno spazio così impervio anche per la troupe, ritrovatasi a lavorare in condizioni mai sperimentate finora, e la fotografia (realizzata da Jakob Stark) capace di non disperdere quel clima oscuro indispensabile per un lavoro che cattura non solo l’animo ma anche gli occhi di chi guarda.
Dettagli
- Titolo originale: Dal profondo
- Regia: Valentina Pedicini
- Anno di Uscita: 2013
- Genere: Documentario
- Fotografia: Federico Campana
- Musiche: Jacob Stark
- Produzione: Italia