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Lo sceneggiatore de I Misteri di Lisbona debutta alla regia con un intimo dramma sul passato del Portogallo e dei suoi figli
C’è molta curiosità quando uno sceneggiatore, più o meno famoso ma comunque apprezzato per alcuni suoi lavori precedenti, decide di passare “dall’altro lato della barricata” e darsi alla regia; è il caso anche di Carlos Saboga, portoghese (ma con una conoscenza dell’italiano perfetta, frutto di anni vissuti in Italia durante la dittatura di Salazar) autore tra gli altri delle sceneggiature dell’ultimo Raul Ruiz, compreso quel capolavoro che è Misterios de Lisboa e l’ultimo Lines of Wellington, interrotto alla morte del regista e poi completato da Valeria Sarmiento e presentato all’ultimo Venezia. Saboga porta a Roma, in concorso per la sezione CinemaXXI, il suo esordio alla regia, un film molto intimo (il che è strano, considerando i grandi affreschi che ha sceneggiato per Ruiz) di 75 minuti dal titolo Photo.
Il film narra di Elisa (Anna Mouglalis), portoghese ma residente a Roma, che arriva a Parigi per trovare la madre, fotografa professionista, ma la trova morta; nel rimettere insieme le carte e le foto del passato della defunta, ad Elisa crollano tutte le sue certezze, poiché scopre che il padre potrebbe non essere affatto quello che lei pensa in quanto negli anni ’70 la madre ha aderito ad un movimento anarchico-rivoluzionario contro la dittatura in Portogallo dove ha avuto una condotta libertina con i suoi membri, che quindi possono essere considerati tutti papabili padri. Inizia così la ricerca di Elisa al suo vero padre, che si intreccia con una vecchia storia di omicidio di un membro del gruppo segreto, reo di aver tradito il gruppo. Tra cadaveri del passato, fotografie e ispettori in pensione, Elisa compierà un processo di crescita interiore che la porterà ad acquisire nuove radici, al posto di quelle che lei credeva avere fino a prima che la questione iniziasse.
Ovviamente, il fulcro centrale della storia è questo processo di crescita interiore di Elisa, più che la scoperta del vero padre (che infatti non arriva ad una conclusione), che la porterà ad affrontare la vita con una prospettiva diversa; Saboga chiaramente ha voluto dare nel film anche un giudizio su un tipo di società, quella degli anni ’70, che ha vissuto da vicino e che chiaramente col senno di poi ha giudicato in parte negativamente (e d’altronde gli anni ’70 in Italia non sono stati molto diversi, basti pensare ai circoli intellettuali di sinistra dei salotti romani) e in parte incapaci di cambiare quel mondo da loro tanto criticato, ma anzi di venire alla fine inglobati in esso. Rimane un film molto poetico, fragile nella sua durata, ma capace di far riflettere e di parlare a più livelli. Non lo vedremo a breve in Italia, purtroppo, nelle sale cinematografiche, poiché al momento è schedulata l’uscita soltanto in Francia e in Portogallo.
Dettagli
- Titolo originale: Photo
- Regia: Carlos Saboga
- Anno di Uscita: 2012
- Genere: Drammatico
- Fotografia: Mario Barroso
- Costumi: Isabel Branco
- Produzione: Portogallo, Francia
- Cast: Anna Mouglalis, Simao Cayatte, Johan Leysen
- Sceneggiatura: Carlos Saboga