Decenni fa dirigeva commedie romantiche, poi passò a favole avventurose in cui star come Anita Mui e Michelle Yeoh si confrontavano in duelli di magia. Divenne poi celebre grazie a thriller quali The Mission, Election, PTU e recentemente si è fatto notare ancor di più anche con un ritorno all’amore con Don’t go breaking my heart o con la storia d’un economia in crisi in Life without principle. Ora torna, nel 2012, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, il leggendario Johnnie To, autore del Film a Sorpresa 2 segnato sulla guida del pubblico e degli accreditati. Molti della stampa avevano già indovinato l’arrivo di Du Zhan, titolo internazionale Drug War, film capolavoro del leggendario regista di Hong Kong.

Sun Honglei è il capitano Zhang, polizia anti-droga. Louis Koo è Jimmy, fabbricante di metamfetamine. Il primo ha appena sventato un traffico di droga, il secondo è appena fuggito dall’esplosione di una delle sue due fabbriche conclusasi in un letto d’ospedale. L’incontro tra i due è inevitabile: la paura di morire convince Jimmy ad aiutare la polizia, la polizia è invece pronta a far tutto per arrestare l’intera organizzazione dello Zio Bill, il più grande trafficante di droga della Cina intera. Cina contro Hong Kong in questo film in cui i ruoli classici si invertono per via della produzione di Drug War, per la prima volta in Cina. Thriller che non si era ancora mai visto nella storia del cinema cinese, una novità per la Mainland che tanto punta sui film in costume, tra cui il 1942 con il quale lo stesso Xiaogang è in concorso.

Un ritmo che To ancora non aveva fatto suo, velocità e montaggio sono un tutt’uno con l’emozione della suspense sempre più crescente dopo i vari – attesi –colpi di scena che portano ad un finale esplosivo. Sparatorie, inseguimenti, personaggi curiosi come lo Zio Bill, il suo scagnozzo e Fratello Haha, assurdità umane che aiutano questo film ad essere un colorito esempio di una ‘mafia’ molto cinematografica, come sempre era stata per Johnnie To e il suo eterno collaboratore Wai Ka-fai, sceneggiatore e co-fondatore della loro casa di produzione, la Milkyway. Un lavoro il loro che ha entusiasmato il pubblico e la critica allo stesso tempo, con la capacità di saper dosare sia la credibilità che lo spettacolo degno d’un cinema d’azione a cui appartiene questo sorprendente Drug War, capolavoro d’un regista lanciatosi ad esplorare le vie della Cina dopo aver ribaltato l’ordine del mondo sotterraneo di Hong Kong.