Cinema Festival Roma Film Festival 2012

Centro Històrico

Franco Cappuccio

Live dal Festival del Cinema di Roma 2012, la recensione di Centro Històrico, film a episodi firmato da Aki Kaurismaki, Pedro Costa, Victor Erice, Manoel De Oliveira.

Ad aprire la sezione CinemaXXI, dedicata al cinema sperimentale e fortemente voluta dal neo direttore del Festival di Roma Marco Müller, è stato Centro Histórico, film collettivo firmato da quattro maestri del cinema europeo d’autore: Aki Kaurismäki, Pedro Costa, Victor Erice e Manoel De Oliveira, che rispettivamente curano i quattro episodi in cui si dipana il lavoro cinematografico.

Il primo episodio, O Tasqueiro, diretto dal finlandese Kaurismäki, racconta in maniera deliziosa la storia di un solitario vivandiere, che si barcamena tra il lavoro ed una vita da single che rimpiange ciò che vorrebbe essere; è molto interessante l’uso che il regista finlandese compie del recupero della musica popolare portoghese, che assurge nell’episodio (muto) al ruolo di protagonista e dispensatrice di quella intima melancolia che sotto sotto ci fa sorridere. Il secondo episodio, Sweet Exorcism, è invece firmato da Pedro Costa, ed è un lavoro tipico dello stile ascetico del regista portoghese, il quale è solito parlare di persone ai margini (in questo caso, la minoranza capoverdiana in Portogallo) che vivono in situazioni disperate; qui si parla di Ventura, un uomo tormentato dai fantasmi del suo passato, i quali riemergono sotto forma di statua di un soldato della rivoluzione portoghese. Molto apprezzabile la parte tecnica e l’uso interessante della plasticità della scena, che ricorda a tratti dei tableaux vivants, ma nel complesso l’episodio si perde un po’ dilatandosi eccessivamente. Problema, quest’ultimo, riscontrabile anche nel lavoro di Erice, sorta di documentario dal titolo Vidros Partidos, che racconta la tristezza e la disperazione dei lavoratori di una storica fabbrica tessile della zona di Guimaraes, tra le più importanti d’Europa, entrata in crisi e poi fallita nel 2002. Il racconto dell’episodio, che alterna le varie testimonianze degli operai a momenti di lirismo come il suono del bandoneon (sorta di fisarmonica) sulla foto del refettorio della fabbrica dell’epoca, è eccessivamente statico e ciò contribuisce alla lunga a stancare, seppur dotato di spunti interessanti. A chiudere, il maestro 104enne (!) Manoel De Oliveira, che in O Conquistador, Conquistado ci racconta la visita di Guimaraes da parte di una comitiva turistica; giunti davanti alla statua del primo re del Portogallo, vengono da essa “conquistati” in un modo genialmente ironico, che non possiamo rivelare per non togliere l’effetto sorpresa, fondamentale.

Si tratta complessivamente di un lavoro mediamente interessante, con alcuni lavori particolarmente interessanti – Kaurismäki e De Oliveira – e altri dove invece a tratti la stanchezza si fa sentire; ci si aspettava forse qualcosa di più, ma l’ora e mezza complessiva di proiezione tutto sommato regge.


Dettagli

  • Titolo originale: Centro Històrico
  • Regia: Pedro Costa (segment "Sweet Exorcism"), Manoel de Oliveira (segment "O Conquistador Conquistado"), Víctor Erice (segment "Vidros Partidos"), Aki Kaurismäki (segment "Tavern Man")
  • Anno di Uscita: 2012
  • Genere: Drammatico
  • Fotografia: Pedro Costa (segment "Sweet Exorcism"), Timo Salminen (segment "Guimarães"), Leonardo Simões (segment "Sweet Exorcism"), Valentín Álvarez (segment "Vidros Partidos")
  • Musiche: Pedro Santos
  • Produzione: Portogallo
  • Cast: Judite Araujo, Maria Fatima Braga Lima, Marco Carreira

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