Ritratti di Poesia: la parola non ha confini
Il 1 febbraio a Roma una giornata interamente dedicata alla poesia con reading, performance, musica e ospiti internazionali
A che serve la poesia? Questo il provocatorio interrogativo con cui si è aperta la rassegna Ritratti di Poesia – In viaggio con la poesia, tenutasi il 1 febbraio presso il Tempio di Adriano a Roma e giunta quest’anno alla sua settima edizione. La manifestazione, promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei con InventaEventi, ha offerto un programma molto vasto ed eterogeneo, curato da Vincenzo Mascolo, incentrato sulla sonorità del verso e della parola poetica.
La giornata è iniziata con il ricordo di Giovanna Bemporad, la poetessa e traduttrice scomparsa il 6 gennaio scorso, omaggiata con l’assegnazione simbolica del premio alla carriera “Fondazione Roma – Ritratti di poesia” ad opera del Presidente della Fondazione Emmanuele F.M. Emanuele e con la lettura di alcuni brani, tra cui il Cantico dei Cantici (ultima traduzione dell’autrice ferrarese) eseguita dall’attore Cosimo Cinieri.
La rassegna, completamente gratuita e trasmessa in diretta in videostreaming sul sito di Rai Letteratura, è poi proseguita scandendosi in varie sezioni: la prima, Di penna in penna, ha ospitato poeti noti del panorama italiano quali il Professor Gilberto Mazzoleni con le sue poesie “antropologiche”, Marzia Spinelli, dalla poetica votata all’intimità e all’introspezione, Flavio Ermini e i suoi versi densi di rimandi filosofici, il “poeta della natura” Umberto Piersanti e poi, ancora, le poesie in dialetto siciliano di Nino de Vita, quelle memorizzate e sussurrate di Ida Travi e quelle d’amore di Antonio Riccardi; la “poesia civile” di Franco Buffoni e quella dalla disarmante semplicità di Vivian Lamarque. Non sono mancati anche poeti meno “tradizionali” come Tomaso Binga (alias Bianca Menna) e Valentino Zeichen che hanno sorpreso il pubblico, la prima con le consuete performance di poesia sonora, il secondo rispondendo alle domande del presentatore Ennio Cavalli con un ostinato e provocatorio silenzio.
Nella seconda sezione, In altra forma, sono state esplorate appunto forme di poesia diverse da quella tradizionale, nella fattispecie la videopoesia e la net-poetry.
In rappresentanza della prima è stato proiettato Amore mio, primo video di una trilogia composta da Daniela Perego e Carmine Sorrentino in cui i versi di una poesia vengono contemporaneamente sussurrati dalle voci sovrapposte degli autori e scritti con un pennarello sulla schiena in primo piano di un uomo.
Per la net-poetry invece non poteva mancare Caterina Davinio – una delle computer-artist più attive e trasversali del panorama italiano, nonché ideatrice di Karenina.it. Poesia in funzione fàtica, il primo sito italiano di net-poetry (1998). L’artista, oltre a spiegare la sua concezione di net-poetry – “performance multilocata in spazi virtuali e reali coordinata attraverso Internet – ha presentato The First Poetry Shuttle Landing on Second Life, video del lancio, appunto, della prima istallazione di poesia in forma di astronave nell’universo virtuale di Second Life.
La sezione successiva, chiamata Sinfonietta poetica, ha visto quattro giovani poeti (Maria Borio, Tommaso Di Dio, Serena Maffia, Domenico Arturo Ingenito) declamare le proprie opere edite alternandosi in loop, un tentativo – spiega Vincenzo Mascolo – di “celebrare l’utopia della lettura circolare attraverso i giovani”.
All’interno delle sezioni Confluenze e Poesia Sconfinata, invece, sono stati presentati ospiti internazionali quali Moira Egan (USA), Gezim Hajdari (Albania), Natalia Stepanova (Russia), Faek Hwajeh (Siria), Olvido García Valdés (Spagna), Michael Krüger (Germania) e il premio Pulitzer C.K.Williams (USA).
Nel tardo pomeriggio poi, in linea con il tema di quest’anno, si sono alternati sul palco due ospiti speciali: Frankie HI-NRG MC e Fiorella Mannoia, che si sono esibiti nel concerto di chiusura.
Da segnalare infine la partecipazione delle case editrici Edizioni l’Obliquo e Edizioni Pulcinoelefante e delle riviste Capoverso e Semicerchio.
Ritratti di Poesia si è così confermato uno degli eventi culturali più importanti dell’inverno romano, un’occasione per riscoprire la poesia e riflettere su quanto ancora abbia da offrire, soprattutto oggi.