Cinema

Red Lights

Cristina Lucarelli

Arriva nelle sale l’atteso Red Lights, film di Rodrigo Cortés con Robgert De Niro, Sigourney Weaver e Cillian Murphy

Disseppellito il catafalco di Buried, il filmmaker spagnolo Rodrigo Cortés risale circa sei piedi di terra e torna sul grande schermo. Ma le ambigue ‘luci rosse’ del titolo, Red Lights appunto, non sembrano poi donargli più di tanto. Se stavolta non c’è nessun feretro claustrofobico, dovrebbe essere il paranormale, l’ignoto, a reggere le fila del racconto, ma la maglia è destinata a sfilarsi ben presto. Sigourney Weaver/Margaret Matheson e Cillian Murphy/Tom Buckley, una scienziata e il suo protetto, sono ricercatori del paranormale, esperti, più che nel confermarne l’esistenza, a dissipare ogni dubbio circa la certa illusorietà di determinati fenomeni. Il loro cammino incrocerà, loro malgrado, quello del chiaroveggente cieco Robert De Niro/Simon Silver, un sedicente medium a cui non conviene interessarsi troppo, pena un fatal destino. Si scatena così un conflitto quasi primordiale, quello tra scienza e magia, dove la giustapposizione dei due mondi, l’intersecarsi di due visioni totalmente contrapposte, trova la propria naturale collocazione in uno scenario di eleganti luci soffuse e colori autunnali, testimoni della raffinatezza e del gusto di Xavi Giménez. Peccato, però, che le scelte di fotografia e la bravura del cineasta spagnolo non riescano a sopperire pienamente alle lacune della sceneggiatura. Dopo un incipit interessante, il plot si sviluppa malamente: si avverte una certa mancanza di ritmo, una lentezza che di sicuro non giova alle dinamiche di una storia che poteva essere gestita meglio. Nella seconda parte, la pellicola Red Lights inciampa vistosamente su se stessa, prende lo spettatore alla sprovvista, deviandolo dal cammino della verità con trucchi da mago di periferia. Sostanzialmente manca il vero ‘prestigio’, e la trovata finale, per quanto tenti di rimettere assieme i pezzi del puzzle, sembra comunque alquanto raffazzonata. Ciò che è emotivamente coinvolgente è invece il dislocarsi dei punti di vista che moltiplicano la godibilità spettatoriale, soprattutto quando si guarda con gli occhi di una Weaver in grande spolvero. Spalla più che discreta Cillian Murphy, enigmatico e attento al ruolo. Chi pecca un po’ di esibizionismo, comunque perdonabile,  è invece uno dei divi per eccellenza, uno dei più amati di sempre, un Robert De Niro che, a volte, gigiona un tantino. In sostanza, anche se Red Lights è discontinuo e macchinoso, Cortés non è da bocciare. Promosso con riserva.


Dettagli

  • Titolo originale: Red Lights
  • Regia: Rodrigo Cortés
  • Fotografia: Xavi Giméne
  • Cast: Cillian Murphy, Sigourney Weaver, Robert De Niro, Leonardo Sbaraglia, Toby Jones, Elizabeth Olsen, Burn Gorman, Joely Richardson.
  • Sceneggiatura: Rodrigo Cortés

Una selezione delle notizie, delle recensioni, degli eventi da scenecontemporanee, direttamente sulla tua email. Iscriviti alla newsletter.

Autorizzo il trattamento dei dati personali Iscriviti