Musica

“Malafemmina”: una storia di transizioni e di tolleranza

Roberta Leo

Malafemmina è il nuovo podcast di Chloé Barreau, disponibile su STORYTEL dal 25 novembre scorso, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per combattere gli stereotipi sull’identità di genere. Chloé lo fa attraverso la storia di Lilith Primavera, svelando un percorso, una singolarità, una lotta, i tanti modi di essere donna, e raccontando la storia di un’amicizia nata sullo sfondo di una Roma Est underground, fra lei, regista parigina trapiantata a Roma, e un’artista trans. Con il suo inconfondibile stile home-movie e anticonformista, Chloé Barreau ha dato voce ad alcuni estratti di Piccola Gemma, testo inedito di Lilith Primavera in 4 puntate da 30 minuti l’una, inserendoli in un audio-documentario straordinariamente moderno, per format e scelte musicali.

Lilith Primavera e Chloé Barreau

Il tema della transizione di genere viene liberato dagli stereotipi, spesso legati a servizi voyeuristici sulla prostituzione o sulla chirurgia estetica, e si snocciola tra riflessioni, flashback, narrazioni più intime e personali, spesso interrotte da poesie d’amore, canzoni stonate del karaoke della domenica, appuntamenti presi al volo tramite messaggi vocali su Whatsapp, e confessioni struggenti. Il podcast offre anche un glossario sulla comunità LGBT, che non vuole dare etichette ma piuttosto aggettivi, caratteristiche. Malafemmina insegna che transgender ha la stessa valenza di biondo, mora, alto, bassa, riccia, simpatico. È un modo d’essere. Lilith è un’artista musicale, scrive canzoni, poesie, è la regina delle serate del Pigneto, lo storico quartiere romano. «Io sono una donna di spettacolo – così si presenta – io sono uno spettacolo. Parlo la lingua delle donne che non vogliono essere spiegate dall’uomo. Sono nata maschio e ho scelto di scappare da Apollo tanti anni fa. Sono diventata albero e sono stata bruciata in molti roghi ricavati dalla sua legna, nei secoli. Ardo ancora…».

La sua infanzia difficile, il suo percorso di terapia ormonale, la delicatezza dei suoi racconti, dai primi baci alle discriminazioni più barbare, sono narrati con ritmo che fonde il rock con il cantautorato italiano più classico. L’ascolto diventa la lettura di un diario di amicizia e sorellanza. Ogni episodio si sviluppa insieme alle riflessioni di Chloé, completamente affascinata da questo personaggio che porta il nome della prima moglie di Adamo, colei che ha preceduto Eva, simbolo di emancipazione femminile (molto interessanti sono proprio le riflessioni riportate nel podcast sull’etimologia del nome). Un nome controverso e antico che ci arriva dai testi biblici, dall’ebraismo e dalle religioni orientali e che racconta una natura multiforme, un insieme di demoni e spiriti legati alle forze naturali. Questo è Malafemmina, qualcosa che sa di proibito ma che è assolutamente seduttivo.

 



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