L’ultimo weekend
Per Web Movies su Cubovision è il turno di Domenico Raimondi con il suo giallo a metà tra il successo e la delusione.
Analizzare i rapporti umani e familiari andando aldilà delle immagini di facciata per scoprirne gli aspetti più segreti ed oscuri: questo è ciò che avrà pensato Domenico Raimondi nel momento in cui ha ideato il suo nuovo lavoro dal titolo L’ultimo Weekend. Un thriller psicologico ricco di colpi scena, ribaltamenti di fronte in grado di destare, pur tra luci e qualche ombra di troppo, attenzione e curiosità nello spettatore nonostante uno sviluppo complessivo non del tutto convincente. Perplessità che, tuttavia, non scalfiscono l’alone di interesse attorno ad un’opera senza dubbio originale all’interno del panorama contemporaneo di un cinema italiano povero di simili produzioni.
Alberto (Alberto Gimignani), affermato imprenditore vinicolo, vive in una lussuosa villa con la sua giovane compagna Eva (Cristina Puccinelli). In occasione dei suoi 50 anni, l’uomo organizza una festa alla quale prendono parte i suoi due collaboratori, Luigi (Mirko Petrini) e Marcella (Chiara Conti), e la figlia del protagonista, Chiara (Ilaria De Laurentiis), scappata dal collegio. Ben presto il tranquillo weekend si trasforma in una spirale di bugie, tradimenti che svela i reali legami tra i vari personaggi.
Gli ingredienti per un buon thriller ci sono tutti: una casa isolata, un uomo ricco e potente ma avaro di affetti, intrecci amorosi e sospetti passaggi di soldi. Una serie di elementi volti a creare un intreccio che si regge sul consolidato triangolo amore-denaro-morte ben raffigurato tramite scene molto forti capaci di mostrare l’odio e l’ipocrisia che caratterizza i rapporti solo in apparenza trasparenti tra i protagonisti. Una struttura ben congegnata alla quale,però, sembra mancare quel qualcosa in più per compiere il definitivo salto di qualità. Oltre ad evidenti vuoti di sceneggiatura, infatti, manca un’adeguata caratterizzazione dei personaggi le cui psicologie vengono tratteggiate in maniera superficiale annacquando non di poco la spinta di una storia che non decolla mai del tutto. Una deficienza che si riflette anche sulle performance degli attori portati a non esprimersi al meglio delle loro possibilità ad eccezione del valido Vladimiro Perrini nei panni dell’enigmatico e misterioso maggiordomo Rudy, figura immancabile come vuole la tradizione del giallo/thriller.
Dettagli
- Titolo originale: Id.
- Regia: Domenico Raimondi
- Fotografia: Stefano Spiti
- Musiche: /
- Cast: Alberto Gimignani, Chiara Conti, Mirko Petrini, Ilaria De Laurentiis, Lorenzo Patané, Cristina Puccinelli, Vladimiro Perrini, Flora Canto, Alessandro Zanetti
- Sceneggiatura: Alessandro Di Pietro, Pietro Loprieno, Domenico Raimondi, Maria Teresa Venditti