La donna dello scrittore
Transit è un film drammatico del 2018 diretto da Christian Petzold e tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice tedesca Anna Seghers, presentato in concorso alla Berlinale e distribuito in Italia da Academy Two il 25 Ottobre scorso con il titolo La donna dello scrittore.
La pellicola inizia con l’arrivo delle truppe tedesche a Parigi, evento per cui Georg (Franz Rogowski) è costretto a darsi alla fuga, rifugiandosi a Marsiglia. Giunto a destinazione e avendo i documenti di Weidel, uno scrittore che si è suicidato, decide di assumere l’identità di quest’ultimo. Nella città provenzale, però, possono entrare solo le persone che dimostrano di essere di passaggio per raggiungere altri posti. Fortunatamente, Georg ha una lettera dell’ambasciata Messicana in cui è assicurato allo scrittore defunto – e quindi a lui che si finge Weidel – un visto per partire verso il Messico. Improvvisamente, però, Georg incontrerà Marie (Paula Beer), moglie dello scrittore, e i suoi piani cambieranno.
Petzold in questo film riesce ad unire e sovrapporre due diversi piani temporali, il passato e il presente: avvia la vicenda con l’avanzata delle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale, non facendone però una rievocazione storica, ma usandola per impostare l’azione e mostrare la Marsiglia attuale con la sua situazione politica, e ambientando quindi il film nell’Europa odierna tra porti e migranti e accompagnandolo con una lieve tensione, senza però analizzare dettagliatamente queste tematiche.
Petzold riesce così a mettere in scena una nuova lettura della storia, più moderna ma fiacca e quasi per nulla profonda, facendo apparire alcuni elementi anche banali per l’evoluzione del film.
Attuali sono anche i due temi principali dell’opera, l’identità, precisamente quella dello straniero che vuole cambiare la propria personalità e si trova in un posto di transito che non lo accetta mai, e il dolore per la separazione che genera ricordi e rimpianti, entrambi affrontati con eleganza e realismo.
La narrazione è ricca di intrecci nelle relazioni e nelle storie dei personaggi, lasciati però all’interpretazione del pubblico, e attraverso il viaggio continuo del protagonista il regista rappresenta un mondo contemporaneo, ma al tempo stesso crea una sceneggiatura poco riuscita per le numerose mancanze e superficialità.
Con l’incontro tra Georg e Marie La donna dello scrittore inizia ad avere un tono più melodrammatico, perché lui si innamorerà davvero di lei, ma è proprio in questo punto che troviamo la grande nota dolente del film, cioè la scarsa caratterizzazione dei personaggi.
Infatti, si dà molto spazio alle figure femminili, ma senza alcuna ricerca psicologica all’interno di esse, che quindi raccontano solo la parte frivola della loro vita sembrando quasi insignificanti, al contrario delle figure maschili che invece sono molto più attive, ma allo stesso tempo si dimostrano ancora più anonime; l’unica cosa chiara e che accomuna tutti i personaggi è che non sono legati ad alcun luogo, non c’è nessun background, sono costantemente in transito e cercano di supportarsi reciprocamente.
Insomma tutte le figure appaiono come ombre senza speranza e senza prospettive, sono imprigionate nei loro mondi e non trovano una via d’uscita.
Purtroppo tutte queste caratteristiche rendono il film molto ripetitivo e carente, per di più accentuate dalla scelta del regista di porre una voce narrante nel film, instaurando così una certa distanza tra i protagonisti e lo spettatore, non permettendo né di immedesimarsi e né di essere coinvolti.
Con la narrazione fuori campo poco approfondita e lo stile lineare, l’intera costruzione appare eccessivamente piatta e frena le potenzialità del film e di Petzold, mettendoci su una strada che successivamente ci porterà verso il nulla.
- Diretto da: Christian Petzold
- Prodotto da: Antonin Dedet, Florian Koerner von Gustorf
- Scritto da: Christian Petzold
- Tratto da: "Transit" di Anna Seghers
- Protagonisti: Franz Rogowski, Paula Beer
- Musiche di: Stefan Will
- Fotografia di: Hans Fromm
- Montato da: Bettina Böhler
- Distribuito da: Academy Two (Italia)
- Casa di Produzione: Neon Productions, Schramm Film Koerner & Weber
- Data di uscita: 17/02/2018 (Berlinale), 05/04/2018 (Germania), 25/10/2018 (Italia)
- Durata: 101 minuti
- Paese: Germania
- Lingua: Tedesco