Arti Performative

La Ballata dei Lenna – La Protesta – una fiaba italiana

Marcella Santomassimo

A partire da un laboratorio di scrittura condotto da Michele Santeramo, il neo-nato gruppo de La Ballata dei Lenna ha tracciato un percorso di ricerca collettiva che ha coinvolto diversi Comuni in giro per l’Italia. 

Un nome alquanto insolito per la neo-nata compagnia teatrale La Ballata dei Lenna, che per il suo debutto ha scelto di raccontare una storia semplice e amara allo stesso tempo, quella dell’Italia di oggi, tra crisi, posti di lavoro negati e strappati via ai giovani; aspettative e attese tradite in un solo istante, senza speranza di futuro ma neanche di presente. La storia è quella di due ragazze (Miriam Fieno e Paola Di Mitri), impiegate in un’agenzia di viaggi, che ricevono una lettera di licenziamento. Dopo un primo momento di spaesamento e di rabbia vengono assalite dalla smania di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Decidono allora di mettere in atto una protesta, legando ad una sedia colui che ritengono il responsabile di quell’ingiustizia, un ragazzo tutto sorriso, ironia e gelatina interpretato da Nicola di Chio. Non si tratta però di una ribellione politica ma di qualcosa di più feroce, interiore: una protesta dell’anima. Ben presto un’altra verità cambia le carte in tavola, ma non troppo. Le vittime del sistema sono infatti non più due bensì tre, compreso il malcapitato torturato che finalmente slegato può unirsi alle due.

Di fronte ai loro scambi, alla loro forza e alle loro debolezze si insinua in noi un sottile pensiero: sarebbe così bello poter pensare che per sistemare le cose possa bastare soltanto un’idea, anche piccola; se non altro per non restare immobili, inermi.

Quello che ci appare davanti agli occhi è un teatro che gioca molto, non solo su ciò che intende propriamente raccontare, ma anche sui tempi, sulle pause e sui personaggi, delineandoli in maniera macchiettistica ma efficace affinché il pubblico riesca comunque ad identificarsi. 

Il progetto è frutto di una collaborazione con la Compagnia Teatro Minimo, nato durante un laboratorio di scrittura condotto da Michele Santeramo. Una ricerca collettiva che ha coinvolto diversi Comuni in giro per l’Italia, dove sono stati raccolti diversi materiali confluiti poi nel tessuto drammaturgico.

Si riescono ad intravedere alcune assonanze con l’ultimo spettacolo di Teatro Minimo, scritto proprio da Santeramo, La Rivincita, che abbiamo avuto l’opportunità di recensire in occasione della presentazione avvenuta sul palco del Teatro Valle Occupato, dove il risvolto favolistico è ben delineato con tanto di lieto fine, riscatto sociale, economico, umano e morale. La Protesta è però qualcosa di più intimo, una sorta di invito tacito e sincero a non arrendersi, a non scappare all’estero o chissà dove, a non accontentarsi, a resistere, a protestare. Il teatro diventa così momento di aggregazione, costruito intorno alle persone comuni, strumento di comunicazione che deve ridiventare momento di condivisione per appartenere a tutti. Miriam Fieno, Nicola di Chio e Paola Di Mitri sembrano così voler sposare a pieno quella che è la prerogativa principale sulla quale si fonda il lavoro di ricerca di Teatro Minimo: raccontare una storia nel modo più chiaro e oggettivo possibile. Non si può dire che non ci siano riusciti. 


Dettagli

  • Titolo originale: La Protesta - una fiaba italiana

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