IoCiSto: la libreria di Napoli realizzata dai cittadini
IoCiSto, la prima libreria ad azionariato popolare di Napoli, è ormai una realtà. La festa di inaugurazione lunedì 21 luglio alle 21, presso la sede del Vomero in via Domenico Cimarosa.
Napoli si mobilita contro la perdita dei suoi riferimenti culturali – è recente la notizia del clamoroso sfratto delle bancarelle di libri dalla splendida Port’Alba – e lo fa ripartendo dal Vomero, il famoso quartiere che negli ultimi mesi ha visto anch’esso la chiusura di librerie storiche come Guida e Loffredo e l’acquisizione della Fnac da parte di Trony. Lunedì 21 luglio, alle ore 21, aprirà infatti a via Cimarosa 20 – cuore dell’isola pedonale vomerese – IoCiSto, la prima libreria ad azionariato popolare della città partenopea.
L’idea di una libreria “di tutti”, gestita cioè non da imprenditori ma dai cittadini, è stata lanciata quasi per scherzo da Ciro Sabatino, cinquantenne giornalista ed ex editore, che il 13 maggio così scriveva su Facebook: “Ah… mica ce la vogliamo aprire noi una libreria meravigliosa? Se avete soldi (qualsiasi cifra) e ci volete pensare fatemelo sapere. Io ci sto”. La proposta ha subito riscosso un incredibile successo raggiungendo, in soli tre mesi, traguardi importanti: oltre a un gruppo su Facebook, seguito da più di 8000 persone, IoCiSto è diventata una associazione legalmente riconosciuta – presieduta da Sabatino e composta da quindici consiglieri e cinque sottogruppi per un totale di 305 iscritti – ed è stata inoltre premiata come miglior progetto di social innovation di Napoli durante l’edizione del 17 giugno di NaStartUp, manifestazione che presenta le realtà più innovative del panorama imprenditoriale napoletano, ideata da Antonio Prigiobbo e Antonio Savarese.
#lalibreriaditutti avrà a disposizione uno spazio di trecento metri quadri, sarà aperta tutti i giorni dalle nove a mezzanotte e consentirà ai visitatori di consumare pasti leggeri ai tavolini. L’offerta editoriale invece, spiega Sabatino, spazierà dai volumi popolari alle novità editoriali, concentrandosi però soprattutto sulle piccole case editrici locali e sugli scrittori esordienti.
Durante l’inaugurazione – che prevede una grande festa, balli in strada e “una sorpresa che ancora non riveliamo” – sarà lanciata una campagna di crowdfunding – anche se Sabatino preferisce parlare di effetto supersantos, “come fosse una colletta di ragazzini per comprarsi il pallone”; formula di finanziamento affiancata a quella dell’azionariato vero e proprio, che si concretizzerà pienamente in autunno, quando l’Associazione diventerà una S.p.A., e consentirà a chiunque volesse sostenerla di acquistarne un massimo di cinque azioni, onde evitare scalate.