In Sala. Tre Cuori
L’affermato regista francese Benoît Jacquot riprende gli ostacoli della vita amorosa attraverso gli occhi del protagonista Benoît Poelvoorde
Come inizia un amore? Come fare a conquistare il cuore della persona amata? E soprattutto, cosa cambia nella vita di ognuno di noi una volta innamorati? A queste domande hanno sempre cercato di dare risposta gli artisti che in tutte le epoche hanno raccontato le forme di uno dei sentimenti più antichi e complessi provati dall’uomo. Canzoni, libri, quadri e film hanno provato ad evidenziarne ogni sfaccettatura, da quella più gioiosa e felice a quella più dolorosa e triste. Non fa eccezione Benoît Jacquot, regista francese da anni consolidato nel panorama internazionale, che nel suo nuovo lavoro, intitolato Tre Cuori, racconta una classica storia d’amore caratterizzata da ostacoli e incomprensioni, inserendola all’interno di un intreccio lineare e solo in alcuni punti balbettante.
Marc (Benoît Poelvoorde) è un ispettore delle imposte di Parigi spesso in trasferta in una tranquilla cittadina di provincia. Durante una di queste missioni incontra una giovane donna di nome Sylvie (Charlotte Gainsbourg) con la quale nasce una simpatia che, però, non trova il giusto lieto fine a causa di uno strano scherzo del destino. Passato un po’ di tempo Marc torna nella stessa cittadina ed incontra Sophie (Chiara Mastroianni) con cui inizia una relazione, ben presto coronata nel matrimonio. La felicità dei due viene però rotta da una rivelazione che sconvolge ogni piano.
“Certi amori non finiscono fanno giri immensi e poi ritornano”, questa frase di Antonello Venditti è l’espressione che meglio sintetizza la storia messa sullo schermo da Jacquot in cui il punto nodale è la natura casuale ed imponderabile dell’amore. Hanno così luogo una serie di situazioni già viste ma raccontate in un modo originale e, soprattutto, con toni e mai enfatizzati neppure nelle parti di maggior enfasi e dolore. Quest’ultimo tocca punte massime nel momento in cui viene mostrata la sofferenza cardiaca di Marc con tanto di malori e infarti, mai resi con enfasi drammatica e sempre funzionali allo svolgimento della storia. È proprio la voglia di non prendersi troppo sul serio il vero punto di forza di una pellicola gradevole che vede anche un’ottima prova di un cast di assoluto spessore, su tutti un Poelvoorde abilissimo nel trasmettere il disagio provato dal suo personaggio derivante dal contrasto interiore e dal succitato malessere fisico. Nota a margine merita il curioso utilizzo di un commento musicale dalla vena quasi thriller, per sottolineare i momenti in cui l’intreccio sta per subire una svolta.
Dettagli
- Titolo originale: 3 couers
- Regia: Benoît Jacquot
- Fotografia: Julien Hirsch
- Musiche: Bruno Coulais
- Cast: Benoît Poelvoorde, Catherine Deneuve, Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni
- Sceneggiatura: Benoît Jacquot, Julien Boivent