Cinema

In Sala. The Gunman

Vincenzo De Divitiis

L’autore di Taken fa il passo più lungo della gamba nel suo nuovo action movie co-sceneggiato da Sean Penn.

 

L’ultimo decennio cinematografico ha visto una prepotente e repentina ascesa di nuove leve di registi francesi i quali, sotto l’ala produttiva di un Luc Besson molto spesso in veste di produttore, hanno dato vita ad un nuovo filone di action movie di stampo transalpino distintosi per l’alto tasso di spettacolarità e la cura con cui vengono realizzate le scene più movimentate. Nome di spicco di questa nouvelle vague dell’intrattenimento è senza dubbio Pierre Morel, già famoso per titoli molto apprezzati dai fan genere come Banlieu 13, Taken e From Paris with Love, che ora cerca di rafforzare il suo successo con una pellicola dal sapore e dallo stile leggermente diverso dai precedenti:The Gunman. Un tentativo di rinnovarsi ed evolversi verso altre direzione che tuttavia va a scontarsi con evidenti limiti strutturali e di scrittura.

Jim Terrier (Sean Penn) nel 2006 si trova in Congo per conto di una ONG, insieme alla sua compagna Annie (Jasmine Trinca). Almeno questa è la motivazione ufficiale. L’attività reale di Jim, infatti, è quella di killer professionista e questo lavoro lo coinvolge in un’operazione alquanto scottante e pericolosa. Otto anni dopo, però, il peso di questo passato ritorna e il protagonista vede la sua vita in grosso pericolo.

La sensazione più immediata che si avverte dopo la visione del film è quella che Morel abbia voluto fare il passo più lungo della gamba, decidendo di infarcire la vicenda con una moltitudine di risvolti politico- sociali e psicologici. Le solite dinamiche da cinema d’azione, cui un po’ tutti eravamo abituati, vengono affiancate da un’approfondita descrizione di un protagonista in preda a uno stato di crisi, causato dal rimorso e dal senso di colpa, e la pretenziosa scelta di inserire alcune riflessioni sulla condizione dei paesi del terzo mondo e lo sfruttamento di esso da parte delle multinazionali. Tutto questo finisce tuttavia per non rappresentare un corpo unitario e si disperde in un plot piuttosto debole e frammentario, ed incapace di interessare fino in fondo lo spettatore. Un film poco riuscito nel quale non si salvano neppure gli interpreti, tra i quali vanno segnalati uno Seann Penn non in uno dei giorni migliori e un Javier Bardem alquanto impalpabile. The Gunman, in conclusione, si rivela una grandissima occasione persa per rinnovare e iniettare tematiche ed elementi nuovi in genere sempre in bilico fra lo spettacolo puro e il rischio di essere monotono e ripetitivo.


Dettagli

  • Titolo originale: The Gunman
  • Regia: Pierre Morel
  • Fotografia: Flavio Martínez Labiano
  • Musiche: Marco Beltrami
  • Cast: Sean Penn, Javier Bardem, Jasmine Trinca, Ray Winstone, Idris Elba, Mark Rylance
  • Sceneggiatura: Don MacPherson, Pete Travis, Sean Penn

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