Cinema

In Sala. The Butler

Marina Niceforo

Lee Daniels ripercorre 50 anni di storia americana attraverso gli occhi di un maggiordomo di colore in servizio alla Casa Bianca, in un film destinato a diventare un classico.

Ci sono storie che piacciono all’America, bisognosa come sempre di ritrovare un po’ della sua grandezza nella sua storia passata e di sentirsi rassicurata dagli happy endings nel presente: la storia di The Butler è una di quelle. Meglio ancora se a raccontarla è un cast che già di per sé assicura il successo al botteghino. Con queste premesse, è inevitabile che anche all’estero un film di tale portata viaggi col vento in poppa.

The Butler arriva nelle sale italiane nell’ultimo weekend delle feste natalizie, e probabilmente alla fine del periodo di proiezione non sarà da meno rispetto agli altri big con cui si fronteggia, e a ben ragione; nonostante ai più esperti possa risultare un po’ ruffiano, infatti, un film di impostazione tradizionale e comunque di ottima fattura come questo è sempre gradito al grande pubblico.

Lee Daniels (conosciuto ai più per Precious, del 2009) si serve dell’attore e autore di film per la TV Danny Strong per adattare sul grande schermo un articolo del Washington Post del 2008 sulla vera storia di Eugene Allen, maggiordomo di colore in servizio alla Casa Bianca per 34 anni; a dare il volto al protagonista, Cecil Gaines nel film, un sempre giusto Forest Whitaker.

Sette presidenti degli Stati Uniti passano per la Casa Bianca – da Eisenhower (Robin Williams) a Kennedy (James Marsden), da Nixon (John Cusack) fino ai due mandati di Ronald Reagan –, e mentre Cecil li serve tutti in maniera impeccabile, restando nell’ombra com’è d’obbligo per un maggiordomo di colore, il figlio maggiore Louis intraprende con sempre maggiore coinvolgimento la strada della lotta per i diritti civili degli afroamericani.

Il contrasto tra padre e figlio è in effetti il motivo portante della storia, per il diverso modo in cui l’uno e l’altro scelgono di collocarsi nella società americana del Ku Klux Klan prima e delle Black Panthers poi. Seppure ben sviluppato, tale contrasto dovrebbe maggiormente servire da spinta per un più deciso cambiamento del protagonista Cecil, che solo nella parte finale prende davvero coscienza della sua vita fino a quel momento e agisce di conseguenza; malgrado la sua discrezione e la sua mitezza siano coerenti con l’educazione da “invisibile nero di casa” ricevuta fin da bambino, ai fini del film sarebbe stata utile una partecipazione più convinta del protagonista nello scorrere degli eventi.

Malgrado ciò, Lee Daniels scandisce al meglio i tempi dell’excursus storico, segue con eleganza ed esalta i suoi personaggi (basti guardare il bellissimo ritratto della moglie di Cecil, Gloria, interpretata da Oprah Winfrey), crea un’atmosfera calda ed emozionante che fa già di The Butler un grande classico.


Dettagli

  • Titolo originale: Id.
  • Regia: Lee Daniels
  • Fotografia: Andrew Dunn
  • Musiche: Rodrigo Leão
  • Cast: Forest Whitaker, Oprah Winfrey, John Cusack, James Marsden, Jane Fonda, Robin Williams, Lenny Kravitz, Alex Pettyfer, Liev Schreiber, Terrence Howard, Cuba Gooding Jr., David Oyelowo
  • Sceneggiatura: Danny Strong

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