In Sala. Suffragette
Pellicola in rosa, a partire dalla regista Sarah Gavron che dirige donne “stellari” nel narrare il movimento suffragista del Regno Unito e la battaglia per il voto alle donne.
Non c’era periodo migliore per portare sul grande schermo tricolore il titolo Suffragette, giunto proprio in concomitanza con la festa delle donne. E proprio una donna, Sarah Gavron è dietro l’obiettivo per raccontare la storia di chi ha lottato affinché il genere femminile avesse il diritto al voto, il diritto di scegliere da chi essere governati, cosa purtroppo affatto scontata all’epoca dei fatti.
Siamo nel Regno Unito e più precisamente a Londra, nel 1912. Maud Watts è una giovane lavandaia e durante una consegna di lavoro si ritrova al centro di una rivolta per il diritto al voto femminile. È proprio lì che riconosce la sua collega Violet Miller. Sotto consiglio di Violet, Maud decide di partecipare ad una riunione ed unirsi al movimento delle suffragiste. È così che nasce la battaglia del movimento suffragista, grazie al quale il governo britannico concesse alle donne il diritto al voto nel 1928.
La Gavron affronta un argomento tosto quanto basta per ricavarne materiale sufficiente per un dipinto doloroso di vita quotidiana e non. Quello del movimento suffragista non è mai stato in memoria così palpabile come ora: immaginato come un corso storico oramai superato, è invece attualmente reso “vero” con estremo realismo. Carey Mulligan veste i panni di Maud con sufficiente incisività e sobria determinazione, coadiuvata da un cast comunque di prim’ordine. Di contro, l’ovvietà. Abi Morgan – penna anch’essa “rosa” della pellicola – mette giù un plot che ti aspetti abbastanza, ma in fondo questo cos’è se non la logica del mainstream?
Tutti gli elementi del puzzle sono comunque perfettamente incastrati, senza sbavature che saltino allo sguardo dello spettatore più attento. La recitazione è assolutamente funzionale, così come i costumi, la scenografia, fotografati proprio come ci si aspetta. La parabola progressista messa in scena attraverso gli artifizi di marca hollywoodiana, ma con l’estrema dolcezza dei piccoli gesti, come quelli tra madre e figlio. Suffragette punta comunque a raccontare una storia di ostracismo e difficoltà, permeata di situazioni poco nobili e dove i personaggi maschili sono molto marginali ma sempre funzionali allo script. Non sarà il lungometraggio del secolo, o magari non lo ricorderemo per l’estrema originalità, ma è comunque un prodotto che si segue e che lascia nella memoria un periodo di storia, di coraggio e audacia tutto al femminile.
Dettagli
- Titolo originale: Suffragette
- Regia: Sarah Gavron
- Genere: Storico
- Fotografia: Eduard Grau
- Musiche: Alexandre Desplat
- Cast: Carey Mulligan, Helena Boham Carter, Meryl Streep, Natalie Press, Anne-Marie Duff, Romola Garai, Ben Wishaw, Brendan Gleeson, Samuel West
- Sceneggiatura: Abi Morgan